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Parlo da mesi di Milano Design Week, di Salone del Mobile, di Fuorisalone. Ne parlo spesso, con chiunque, consigliando di fare un giro nel weekend. Fino a che questo weekend un amico mi ha chiesto: si, ma questo Fuorisalone che cos’è? E così ho preparato un post.

Ogni anno da 56 anni Federlegno arredo organizza il Salone del Mobile, una fiera di settore da più di 2000 espositori e 2000000 metri quadri. I grandi brand del design italiano e internazionale allestiscono il loro spazio e presentano le loro novità, le nuove collezioni, i nuovi materiali… All’interno dei 20 padiglioni circolano migliaia di persone: architetti, designer, proprietari di negozi d’arredamento, falegnami… insomma tutti coloro che per lavoro si occupano di design. 

Perché ci vanno? Per aggiornarsi, per creare relazioni, per conoscere nuovi brand e scoprire i trend di settore. È una fiera: con alla base le stesse motivazioni di una fiera dedicata alla pesca, ma esteticamente molto più bella, molto più attraente, molto più accattivante. 

Il risultato è che Milano è letteralmente invasa da professionisti del settore design che, volenti o nolenti, rimangono in città. Così il capoluogo lombardo ha deciso di non restare immobile a guardare e ha iniziato a creare eventi collaterali. Tortona, Ventura Lambrate, 5VIE, Zona Santambrogio, Brera Design District: varie associazioni hanno messo in piedi dei veri e propri distretti del design. Ognuno con le sue peculiarità, ognuno con i suoi punti di forza. Gli show-room si animano, i negozi ospitano designer e eventi. Le strade si affollano. La città diventa un museo all’aria aperta dentro cui ci si può perdere. I distretti animano la città e rendono il design accessibile a tutti.

Il design è uno stato a sé, e Milano è la sua capitale.

Così questa settimana sarò a Milano anche io, a perdermi nella città insieme alle mie compagne di avventura. 

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