Cosa significa illustrare?

Non saprei. So, però, che ognuno di noi lo fa da quando è piccolo con una naturalezza che probabilmente dimentica crescendo e so anche che questa, forse, è una delle peggiori perdite.

Ma allora perché illustrare?

È questa piuttosto la domanda da porsi.

Credo che mi sia sorta questa domanda qualche anno fa, durante una mostra al Museo Luzzati di Genova. In quel periodo erano esposte 150 opere di Gianni Pacinotti, in arte Gipi; acquerelli dal sapore malinconico, tormentato e violentemente commovente, come a ricordarci che esiste una realtà altra, ben al di sopra le nostre teste; una realtà che prende forma sulla carta e si insinua nella nostra memoria, volente o nolente. Un’immagine in particolare mi è rimasta impressa: due signori ritratti di schiena in uno sfondo non ben definito; si intravedevano giusto degli alberi e una porzione del tetto di una casa. Uno dei due signori stava volando verso il cielo, mentre quello rimasto a terra lo guardava dal basso, indolente, come se fosse ormai rassegnato alla partenza dell’altro.

illustrare disegni bambini gipi museo luzzati

Non so dire perché, ma credo sia stato quell’acquerello a farmi ricordare cosa provavo da piccola ogni volta che prendevo il pennarello in mano e litigavo con mio fratello che, invece, voleva sempre giocare. Si è trattato di un’epifania, un ritorno al passato, un po’ come con le Madeleine di Proust. Mi rivedo mentre accumulo tanti fogli uno sotto l’altro per creare spessore rispetto alla superficie del pavimento, poi mentre, con cura, scelgo un pennarello, quelli dalla punta grossa; e infine riappaiono le mie mani tutte sporche di rosso e verde perché non ero (e non sono) capace a mettere il cappuccio ai colori senza prima spalmarmelo sulle dita.

illustrare disegni bambini gipi museo luzzati

«Perché quel luogo che avrai disegnato, sarà più vero di uno realmente esistente».

Insomma, sì, credo che l’illustrazione serva a farci pensare di nuovo come i bimbi, in modo più semplice, ingenuo e lineare. E sono proprio i disegni che ci permettono di dare forma alle storie che si accumulano nella nostra memoria, ma a cui spesso non diamo adito. Ed è stato Gipi a suggerirmi la domanda “Perché disegnare”. O forse me ne ha fornito la risposta: «Perché quel luogo che avrai disegnato, sarà più vero di uno realmente esistente.»

Comincio questa rubrica con l’augurio che ognuno di noi possa ricominciare a fare quello che faceva da piccolo. O quanto meno per riscoprire che ancora ne siamo capaci.

illustrare disegni bambini gipi museo luzzati