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Oggi ti racconto finalmente di una splendida giornata, vissuta qualche settimana fa, in cui ho potuto osservare la ceramica – quella che qui ti racconto spesso, quella che arreda e che riveste gli spazi che ami o che sogni – da due angolazioni temporali differenti.

Ho scoperto il suo affascinante passato, la sua storia, grazie alla visita di un museo speciale: il Museo della Ceramica.

E ho visto il suo presente e futuro, nell’incontro con una delle sue realtà rappresentative, la Fap Ceramiche (che conosci già se mi segui da un po’).

museo della ceramica di spezzano fap ceramiche

Ti racconto la mia giornata al contrario, partendo proprio da qui.

Presente e futuro della ceramica d’arredo

fap ceramiche

Non era la prima volta che visitavo l’azienda, ma stavolta l’incontro si è focalizzato sul percorso espositivo dello showroom, suddiviso per collezioni e ispirazioni. La mia area preferita resta quella dedicata ai campioni formato 10×10 di tutte le proposte del brand, con cui posso di volta in volta immaginare combinazioni e progetti.

La prima volta in Fap e la moodboard ispirata ai toni di grigio

Ho raccolto diversi “tozzetti” (così li chiamano in FAP) e rivisto le collezioni che avevo tanto apprezzato all’ultima edizione di Cersaie. Poterle osservare e toccare, contestualizzate ed esposte con tutte le varianti colore, mi ha fornito diversi spunti per ciò che farò nei prossimi mesi!

A proposito di Cersaie 2019, hai letto il mio post sulle piastrelle in pasta bianca per il bagno

fap ceramiche

Dal design alla storia della ceramica: un tuffo nel passato

Il motivo della trasferta questa volta era però la visita al Castello di Spezzano, all’interno del quale è stato istituito, nel 1996, il Museo della ceramica. Siamo stati guidati alla scoperta della struttura dalla sua responsabile e curatrice, Stefania Spaggiari, che con passione ci ha illustrato tutte le sue sezioni.

museo della ceramica di spezzano

museo della ceramica di spezzano

Si tratta di un museo tecnologico che racconta da più punti di vista la storia della ceramica nell’area geografica che oggi ospita il distretto produttivo delle Province di Modena e Reggio Emilia. La sezione storica ne ripercorre le tappe fondamentali in ordine cronologico, mostrando come si sia evoluta la produzione ceramica dal Neolitico ai giorni nostri. Eh sì, perché la tradizione ceramica italiana inizia a Fiorano già 7000 anni fa, nell’area in cui si iniziò a cavare l’argilla per i primissimi rudimentali tentativi di lavorazione e cottura.

Da quel momento in poi, passando tra le varie epoche storiche – dall’età del Bronzo a quella del Ferro, fino all’Epoca Romana – la produzione ceramica ha vissuto un’evoluzione incredibile senza mai arrestarsi, vivendo salti tecnologici che ne hanno permesso le variazioni d’uso: da oggetti funzionali d’uso quotidiano a manufatti decorativi, sino a prodotti commerciali per l’edilizia e l’architettura, senza i quali oggi non potremmo avere i nostri pavimenti e rivestimenti.

museo della ceramica di spezzano

Ceramica smaltata e invetriata

Con il crollo dell’Impero Romano si verificò un arresto e una notevole semplificazione della produzione ceramica, che nell’Alto Medioevo quasi scomparve.

La produzione di ceramica smaltata e invetriata, che getta le fondamenta per ciò che oggi conosciamo come ceramica da rivestimento, inizia infatti solo con il Basso Medioevo, epoca in cui diventa artigianale e specializzata.

Qui invece ho raccontato la storia della ceramica sanitaria dell’area di Civita Castellana. 

Alla prima sezione storica si affianca, all’interno del Museo, quella di storia contemporanea, che racconta le fasi dell’industrializzazione e dell’automazione del settore.

storia della ceramica da rivestimento

storia della ceramica da rivestimento

storia della ceramica da rivestimento

Interessantissime anche le due sale dedicate alle opere d’arte ceramiche (inclusi oggetti di design e opere dedicate a Enzo Ferrari) e alle collezioni più significative delle aziende del distretto ceramico, esposte su nastri trasportatori. Osservando queste ultime è impossibile non riconoscere qualche piastrella che ha rivestito le case delle nostre famiglie.

storia della piastrella

storia della piastrella

3 curiosità sulla storia della ceramica

Di tutto questo viaggio nel tempo mi hanno colpita 3 cose che non sapevo:

  1. Tra le città etrusche più note per i mercati, in cui avvenivano gli scambi fondamentali per la vita dell’epoca, c’era Modena – l’antica Mutina.
  2. Proprio qui nasce il marchio di fabbrica: i manufatti realizzati in zona riportavano infatti la marchiatura “Mutina facet”, ovvero (orgogliosamente) fatto a Modena.
  3. Nell’area in cui in epoca neolitica si iniziò a cavare argilla, a Fiorano Modenese, sorge oggi la FAP Ceramiche.

fap ceramiche

Manodopera: la sezione interattiva del Museo della Ceramica

storia della ceramica da rivestimento

La sezione che rende ancora più speciale questo museo è Manodopera, un percorso che racconta in modo interattivo la storia della ceramica attraverso la storia di tutti gli uomini e delle donne che l’hanno fatta; una storia collettiva, senza nomi e cognomi, ma con tanti visi e mani.

Frutto di un incredibile lavoro di  ricerca e archiviazione di testimonianze reali, Manodopera è un’esposizione coinvolgente ed emozionante, che tratta temi attualissimi come lavoro, sindacati, lotte sociali, immigrazione interna e ruolo delle donne; il tutto attraverso le voci delle persone che hanno lavorato nel settore negli ultimi 70 anni.

storia della ceramica da rivestimento

Una sezione che sottolinea l’intenso legame affettivo e umano tra il prodotto che nasce in questi luoghi, i luoghi stessi e le persone che li vivono.

Un Museo tecnologico e interattivo che ti consiglio vivamente di visitare insieme a tutta la famiglia e di supportare, perché merita davvero visibilità e promozione.

Il Castello di Spezzano si trova in via del Castello, a Fiorano Modenese, località Spezzano | Più info qui | Facebook | Instagram

storia della ceramica da rivestimento

— Questo articolo è stato scritto in collaborazione con FAP Ceramiche. Come sempre, tutte le opinioni sono mie e le fotografie di Davide Buscaglia. Spero sarai felice di sostenere i brand che supportano questo blog! —