Progettazione: Carlotta Berta, in collaborazione con Tessy Morelli
Cliente: Privato
Location: Pianissolo (SV)
Anno: 2017
Status: Realizzato
Fotografie: Davide Buscaglia
Progetto di interni di una zona notte
Quando Monica e Leo mi hanno chiamato avevano ben chiare le loro necessità: volevano per i loro due figli di quasi tre anni due camere separate.
Il racconto di Monica è stato fantastico: “Abbiamo fatto questa casa come volevamo. Una cucina grandissima, un salotto più piccolo e una zona notte con tre stanze: una camera per noi, una camera per un futuro figlio e una grande cabina armadio, che potesse contenere tutto ciò di cui avevamo bisogno. Poi sono rimasta incinta e il futuro figlio erano in realtà due gemelli: Viola e Lele, e così ti abbiamo chiamato. Perché ora in camera nostra ci dobbiamo far stare un armadio e la cabina armadio si deve trasformare in una cameretta.”
Queste erano le tre stanze prima dell’intervento: una camera matrimoniale ampia e senza armadi, una cameretta per un bambino e una cabina armadio.
Ma ora le camere dovevano diventare tre: ognuna con il suo armadio, in modo che Viola e Lele potessero sperimentare fin da subito la loro autonomia.
Ovviamente Monica e Leo non volevano buttare via l’armadio della cabina armadio, quindi la prima attività è stata capire come poterlo dividere nelle tre stanze.
Dopo varie prove abbiamo deciso di utilizzare le due parti ad angolo per Viola e Lele e le due parti da 120 cm in taverna, così che Monica e Lele potessero comprare un armadio più grande per la loro stanza.
Per farlo abbiamo coinvolto un falegname, che ha creato due fianchi nuovi e diviso l’armadio in tre parti distinte.
Una volta compresa la disposizione delle stanze, abbiamo iniziato a progettare la zona notte.
Il progetto parte sempre su due binari paralleli:
- da un lato, la definizione degli spazi e delle funzioni
- dall’altro, la scelta stilistica
Progettare la zona notte | La camera matrimoniale
Monica e Leo sono molto diversi: lei ama cucinare, lui ama stare all’aria aperta. Durante il primo appuntamento il punto in comune l’ho trovato in Parigi, una città che amano entrambi. E così abbiamo individuato una palette e uno stile ispirati al lato romantico della città.
Per quanto riguarda il progetto, la necessità era quella di inserire un armadio 4 stagioni in un’ambiente stretto e lungo con una finestra sul lato lungo.
Dopo varie proposte, abbiamo scelto di creare una quinta in MDF che dividesse gli spazi senza però togliere la luce alla zona armadio.
Progettare la zona notte | Le camere dei gemelli
Le camere di Viola e Lele sono state la parte più divertente: progettare la camera per un bimbo di tre anni ti obbliga a provare a ragionare come un bambino. La vista standard non è a 1,60 m da terra, ma a 1 metro.
Ho cercato di farmi raccontare tutto di Viola e Lele per realizzare due stanze a misura di bambina e di bambino.
Lele è come il papà: ama stare fuori, ama camminare, andare in bici. Per lui abbiamo pensato a una camera da esploratore, dove il gioco è al centro e gli spazi sono molto ampi.
Non potevano mancare un’altalena, una parete da arrampicata e uno spazio per la scrivania, da aggiungere tra qualche anno.
La camera di Viola è invece leggermente più piccola: è la camera del disegno, della musica e della fantasia.
La parte bassa della stanza è dipinta con una vernice lavagna color verde acqua, in alto ci sono le nuvole, e il letto è in continuità con la stanza grazie ai due scalini, così da aumentare la superficie di gioco.
Monica e Leo mi hanno raccontato che da quando ci sono le due camerette Viola e Lele non ne vogliono sapere di dormire con loro: ognuno ha il suo lettino, ognuno ha il suo regno, anche se spesso Lele è in camera di Viola a colorare con lei, e Viola va da Lele a giocare sul materasso, o a dondolarsi sull’altalena.
Nei prossimi giorni vi mostro le foto di Davide Buscaglia, promesso.
Intanto un’anteprima:
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