L’approccio educativo Montessori, sviluppato da Maria Montessori agli inizi del XX secolo, promuove l’autonomia e l’indipendenza del bambino.
Di fatto il metodo montessoriano si basa su un unico e chiaro obiettivo: aiutare il bambino a fare da sé.
Uno degli elementi fondamentali di questo approccio è l’organizzazione dello spazio in cui il bambino vive e cresce: quindi non solo la cameretta, ma tutta la casa.
Lorenzo aveva scritto un articolo a proposito dell’ARRIVO DEL BAMBINO A CASA
Ma oggi ci concentriamo proprio sulla cameretta: arredare una cameretta montessoriana significa creare un ambiente che favorisca l’apprendimento spontaneo e l’autonomia.
È ovvio che la cameretta deve cambiare con il bambino, crescendo con lui.
Mi viene in mente ad esempio la presenza della palestrina, che all’inizio sarà utilizzata con alcune giostrine appese per intrattenere il bambino supino, successivamente sarà un ottimo sostegno per il bambino che tenta di alzarsi, e infine, al raggiungimento della capacità di camminare, sparirà dalla cameretta lasciando spazio ad altro.
In questo articolo però vedremo alcuni principi chiave generali per realizzare una cameretta montessoriana che duri qualche anno, seppur modificandosi.
IL CONSIGLIO DI LORENZO
Come ogni metodo, anche quello Montessori all’inizio può sembrare un elenco di prescrizioni. In questi casi, credo possa essere utile vedere “in azione” quel metodo, concentrandosi su una situazione circoscritta e pratica, come ad esempio i travasi e la scatola sensoriale. I travasi sono un’attività molto semplice da organizzare, adatta a partire da un anno di età. L’occorrente sono oggetti di uso quotidiano, come ciotole o bicchieri, anche in questo caso meglio se non di plastica, al cui interno verranno messi legumi secchi, pasta, riso. Con un cucchiaio, si invita il bambino a spostare il contenuto da una ciotola piena a una vuota, un’azione che richiede concentrazione e motricità fine. Sarà opportuno scegliere cosa travasare in base allo sviluppo del bambino, in modo tale che non maneggi materiali di dimensioni pericolose da ingerire, e un po’ per volta si potranno introdurre anche dei liquidi. Anche la scatola sensoriale richiede oggetti semplici e di facile reperibilità; in questo caso, però è importante che siano materiali vari e diversi tra loro. Attraverso il tatto, si propone al bambino di scoprire, giocando, il mondo che lo circonda e a riconoscerlo. Chiamata anche scatola dei misteri o scatola magica, questa attività consiste nel porre dentro una scatola di cartone su cui si sono precedentemente realizzati dei buchi, oggetti differenti, meglio se scelti nella natura (pigne, cortecce, legnetti, sassi, etc.), volendo legati da un tema, come ad esempio una stagione, oppure forme geometriche, e così via. Il bambino dovrà riconoscere gli oggetti infilando la mano nel buco, quindi senza l’utilizzo della vista. |
1. Ordine e Semplicità
Un ambiente ordinato e semplice aiuta il bambino a concentrarsi e a sviluppare un senso di ordine interno. La disposizione degli oggetti deve essere pensata con cura:
- Meno è meglio: Evitare il sovraccarico di giocattoli e materiali. Selezionare pochi oggetti di alta qualità e farli ruotare periodicamente per mantenere l’interesse. Il consiglio è di ruotare le attività ogni 15 giorni circa, seguendo gli interessi momentanei del bambino.
- Ogni cosa al suo posto: Assegnare un posto specifico per ogni oggetto e insegnare al bambino a riporre i propri giocattoli dopo l’uso è un ottimo metodo che permette ai bambini di memorizzare la disposizione degli oggetti e ritrovarli con facilità.
- Ogni cosa ad altezza di bambino: Per favorire l’autonomia e la possibilità che il bambino riponga i propri giocattoli dopo l’uso, ovviamente tutto deve essere ad altezza di bambino
2. Materiali Naturali
Maria Montessori enfatizzava l’importanza di utilizzare materiali naturali, come il legno, il cotone, la lana e il lino. Questi materiali sono più piacevoli al tatto e visivamente meno stancanti rispetto alla plastica*.
- Mobili in legno: Preferire mobili e giochi in legno, che sono durevoli e hanno una qualità tattile superiore.
- Tessuti naturali: Utilizzare tessuti come il cotone per la biancheria da letto e le tende, che sono traspiranti e delicati sulla pelle del bambino.
Inoltre Maria Montessori consigliava di aggiungere piante nella cameretta, in modo da introdurre il bambino al concetto di cura e responsabilità, oltre a migliorare la qualità dell’aria.
* A questo proposito aggiungo un commento personale: l’infanzia dei bambini dura a lungo, e circondarvi di giochi in legno, piuttosto che giochi in plastica in colori sgargianti, aiuterà voi genitori a rendere tutto più tollerabile.
3. Mobili a Misura di Bambino
Nella filosofia Montessori, l’accessibilità è essenziale. I mobili devono essere a misura di bambino, permettendo loro di accedere facilmente a tutte le aree della stanza. Questo significa scegliere letti bassi, che il bambino possa raggiungere autonomamente, e scaffali bassi, dove i giocattoli e i libri siano facilmente raggiungibili.
Ecco i 5 arredi che non possono mancare in una cameretta montessoriana.
Letto montessoriano: Solitamente si utilizza un letto molto basso, spesso direttamente sul pavimento o su una base minimalista, per permettere al bambino di entrare e uscire dal letto senza assistenza.
Scaffali aperti: Gli scaffali dovrebbero essere bassi e aperti, consentendo al bambino di vedere e scegliere facilmente i propri giochi e libri, promuovendo così l’indipendenza.
Libreria montessoriana: una libreria bassa in cui i libri possano essere posizionati con la copertina ben visibile, cosicché il bambino possa riconoscere e scegliere i libri da consultare in completa autonomia.
Specchio montessoriano: uno specchio lungo posto in orizzontale in modo che il bambino possa vedere sé stesso all’interno della stanza e la sua mente possa “assorbire” meglio quanto avviene attorno a lui, promuovendo la consapevolezza del proprio corpo.
Un’ottima idea per realizzare lo specchio montessoriano, a basso prezzo e soprattutto sicuro, è acquistare un pannello di plexiglass specchio su misura, da applicare direttamente alla parete della cameretta.
Armadio montessoriano: anche i vestiti, secondo Maria Montessori, devono essere messi a disposizione del bambino, che così potrà sperimentare e diventare autonomo anche su questo punto.
4. Spazi per le Attività
Una cameretta montessoriana (ma qui aggiungerei ogni stanza di una casa ben progettata) dovrà avere spazi ben distinti dedicati alle diverse attività.
- lo spazio per dormire, occupato ovviamente dal letto montessoriano
- lo spazio per cambiarsi, che all’inizio sarà un fasciatoio, ma dovrà essere ben presto rimpiazzato da un armadio montessoriano (Maria Montessori consigliava di cambiare il bambino in piedi già al compimento del primo anno d’età in modo da coinvolgerlo attivamente nelle diverse fasi di vestizione)
- lo spazio per le attività, che possiamo immaginare diviso in 3 sottozone:
- Angolo lettura: Creare un angolo lettura accogliente con cuscini e una piccola libreria accessibile
- Area creativa: Un tavolino con sedie a misura di bambino dove possa disegnare, dipingere e creare liberamente
- Area giochi: Uno spazio dove il bambino possa giocare liberamente con i suoi giocattoli preferiti
5. Personalizzazione
Maria Montessori consigliava di optare per una stanza con pareti a tinta unita e dai colori neutri, in modo da favorire attenzione e concentrazione.
Allo stesso tempo però una cameretta montessoriana deve riflettere la personalità e gli interessi del bambino.
Su questo punto mi permetto di sostenere una posizione quasi contraria: se la cameretta deve piacere al bambino, difficilmente sceglierà tinte unite e colori tenui e neutri, perciò osate con il colore, pur mantenendo una buona organizzazione dello spazio.
Io dico sì a:
- Carte da parati: colorate, che raccontino una storia, che riflettano le passioni del bambino,
- Decorazioni: Utilizzare decorazioni che rispecchino gli interessi del bambino, come immagini di animali o bus o giochi,
- Opere d’arte a misura di bambino: Appendere opere d’arte all’altezza degli occhi del bambino per incoraggiarne l’apprezzamento.
Arredare una cameretta montessoriana richiede attenzione e cura, ma i benefici che ne derivano per il bambino sono molto interessanti.
Un ambiente ben progettato promuove l’indipendenza, l’autonomia e l’amore per l’apprendimento. Investire tempo e risorse nella creazione di uno spazio montessoriano aiuterà il bambino a crescere in un ambiente che lo sostiene e lo ispira quotidianamente.
Inoltre, un bambino preferirà sempre stare all’interno di uno spazio bello e ordinato, piuttosto che in uno poco curato.
Vuoi vedere alcune camerette progettate da noi? Sbircia il PORTFOLIO
CONSIGLI DI LETTURA PER GENITORI CHE VOGLIONO APPROFONDIRE IL METODO MONTESSORI:
“Il mio cofanetto Montessori del corpo umano” di Marie Eschenbrenner e Sabrine Hofman – L’ippocampo Edizioni. Una scoperta del corpo, utilizzabile dai 3 anni, attraverso organi in pannolenci, carte-immagine e un libretto esplicativo. “Autonomia libera tutti! Accompagnare i bambini sulle strade dello sviluppo seguendo il pensiero Montessori” di Annalisa Perino, illustrazioni di Fonzy Nils – Uppa. Come applicare il noto insegnamento di Maria Montessori «Aiutami a fare da me!». “Il bambino piccolo Montessori. Crescere un essere umano curioso e responsabile” di Simone Davies, illustrazioni di Hiyoko Imai – Il leone verde. Una guida pratica per creare momenti ricchi di curiosità, apprendimento, rispetto e scoperta. “Maria Montessori parla ai genitori. Il pensiero montessoriano spiegato alle famiglie” di Maria Montessori, Il leone verde. Maria Montessori stessa spiega il ruolo fondamentale che un genitore ha nello sviluppo del bambino. |
— Questo articolo è stato scritto in collaborazione con pannelliplastica.it. Come sempre, tutte le opinioni sono mie. Spero sarai felice di sostenere i brand che supportano questo blog! —
Lascia un commento