Allestire la casa in vista dell’arrivo dei bambini, seguendo la disciplina Montessori: ne parliamo in questo articolo.

La casa è per definizione il luogo dove si sta bene, dove ci si rilassa, dove si sente il calore della famiglia. Ciascuna casa è diversa dalle altre, perché diversi sono i suoi abitanti. Tuttavia, quando sotto il medesimo tetto arrivano anche dei bambini, lo spazio domestico ha bisogno di essere valutato.

Se le stanze sono sicure e organizzate, i rischi diminuiscono, i genitori sono più tranquilli, i bambini possono sperimentare e l’ambiente stesso diventa promotore di esperienze.

Ho approfondito le potenzialità educative di cui la casa può essere protagonista con l’arrivo dei bambini, grazie al volume edito da UPPA “Qui abita un bambino” di Annalisa Perino, pedagogista Montessori, specializzata in gestione di servizi educativi e formativi e da anni impegnata nella divulgazione del pensiero di Maria Montessori.

L’autrice esplora le varie stanze, dall’ingresso al giardino e dalla cucina alla cameretta, offrendo soluzioni pratiche per predisporre spazi e materiale che rispettino i bisogni di tutti, adulti e bambini. Il libro, arricchito dalle illustrazioni di Elisa Zambelli, propone inoltre attività pratiche e spunti di riflessione su genitorialità ed educazione.

Ho raccolto e sintetizzato diversi consigli per allestire la casa in stile montessoriano.

L’ingresso

ingresso casa dei bambini montessori

| ph. livviejane |

È il confine tra il dentro e il fuori, quindi l’ultimo spazio che vediamo prima di uscire e separarci dall’ambiente domestico – e generalmente anche dagli altri familiari – nonché il primo che ci accoglie rientrando a casa. È una zona perfetta per creare delle routine che favoriscano il fare da soli, partendo da piccoli compiti quotidiani, come l’autonomia nel vestirsi e svestirsi.

Qualche suggerimento

  • Contempla la presenza di un appendiabiti (o anche solo un paio di gancetti) ad altezza bimbo, così come un vano della scarpiera e un ripiano o dei contenitori per guanti, occhiali e oggetti vari che il bimbo ama portare con sé.
  • Per infilare meglio le scarpe, potrebbe essere comoda una piccola seduta.
  • Fraziona i gesti di vestizione e svestizione in sotto-azioni e, gradualmente, lascia ripetere al bambino questi passaggi più volte per consolidarli, accontentandoti di un risultato inizialmente approssimativo e via via più accurato.

Il soggiorno

soggiorno casa dei bambini montessori

| immagine via aTng 糖 |

È il crocevia della casa, uno degli ambienti più ibridi per funzione e per… frequentazione! Insieme alla cucina e al bagno, il soggiorno infatti è uno spazio comune a tutta la famiglia, ed è sempre in soggiorno che riceviamo eventuali ospiti. Conciliare le esigenze di grandi e piccoli non è semplice, da una parte c’è il desiderio di un arredamento in linea con i propri gusti, dall’altra la necessità di un’organizzazione funzionale.

Qualche suggerimento

  • Metti la stanza in sicurezza: copri le prese elettriche, chiudi le finestre se la zona è incustodita, togli gli oggetti troppo piccoli o frangibili e, più in generale, regolati in virtù della probabilità che i bambini saranno tentati di afferrare e manipolare tutto ciò che possono raggiungere.
  • A seconda dell’ampiezza dell’ambiente, puoi inserire elementi che consentano a tutti di essere presenti insieme agli altri, ma con una modalità adatta a ciascuno. Parliamo, ad esempio, di un angolo morbido, o un tavolino basso e così via.
  • Ogni casa ha le sue regole e le sue tempistiche: garantire ai bambini la possibilità di muoversi ed esplorare non significa autorizzare ogni cosa. Introdurre norme di comportamento (“Qui si può saltare e qui no”), trasmettere il valore di ciò che per te è prezioso o oggettivamente delicato (“Il giradischi lo puoi toccare solo quando ti aiuta un grande”) e regolamentare l’utilizzo della televisione, nella durata e nella fruizione del dispositivo, cercando il più possibile di evitare contraddizioni, sono passi basilari per imparare a mettersi in relazione.
IL CONSIGLIO DI CARLOTTA

A proposito degli oggetti piccoli o frangibili, è importante fare una distinzione:

  • gli oggetti pericolosi per il bambino vanno sicuramente tolti dal suo campo d’azione
  • gli oggetti non pericolosi si dividono invece in due categorie:
    • oggetti non pericolosi e importanti per la famiglia (anche questi da togliere, inizialmente, dalle zone raggiungibili dal bambino)
    • oggetti non pericolosi e non così importanti

Per questi ultimi è importante fare un’ulteriore valutazione: è più importante l’oggetto o la crescita del bambino?

Nel corso della sua vita, il bambino romperà sicuramente degli oggetti: fa parte della sua crescita e del suo sviluppo. Quando l’oggetto è soltanto frangibile, ma non importante per te, lascialo usare al tuo bambino. Lo romperà? Probabilmente sì. Sarà un dramma? No! Sarà un modo per imparare che alcune cose si rompono, che bisogna fare attenzione agli oggetti che ci circondano. Sarà un modo per iniziare a comprendere che bisogna prendersi cura degli oggetti.

A proposito di soggiorno, hai letto il mio articolo dedicato all’ANGOLO LETTURA PER BAMBINI?

La cucina

torre montessori in cucina

| immagine via mammastobene |

Quante attività si possono svolgere in cucina! Potremmo considerarla un vero e proprio laboratorio permanente, dove tutto è occasione di apprendimento. In cucina si taglia, si lava, si travasa, si preparano le pietanze, si serve a tavola, si mangia, si chiacchiera. È fondamentale, quindi, far vivere ai bambini questo spazio, che andrà pertanto predisposto affinché anche loro possano trascorrervi del tempo, insieme ai genitori.

Qualche suggerimento

  • Togli dalla sua portata tutto ciò che può costituire pericolo (utensili taglienti, elettrodomestici, fornello, sostanze tossiche o nocive), introducendolo progressivamente. Viceversa, puoi stimolare la curiosità facendoti affiancare nelle mansioni più semplici e incentivando l’impiego di oggetti sicuri e coinvolgenti, in base all’età, come ad esempio l’occorrente per apparecchiare.
  • Più del risultato, conta il processo: la prudenza si impara “sul campo”, a poco a poco, anche grazie a compiti che richiedono attenzione e concentrazione. In questo senso, proponi un’attività per volta, modulandola in proporzione al livello di sviluppo del bambino e in uno spazio che gli consenta di svolgerla tranquillamente, quindi in una posizione salda, con cui raggiungere agilmente il piano di lavoro, senza distrazioni.

Il bagno

casa dei bambini montessori

| immagine via lineadesign.sk |

È l’ambiente in cui si sperimenta in maniera più stretta la relazione col proprio corpo e la cura di sé. Ognuno, infatti, lo frequenta con modalità quanto mai soggettive, fin da piccolo. Sovente ciò che attira i bambini è la possibilità di giocare con l’acqua; di contro, è necessario muoversi con cautela: gli spazi sono stretti, i materiali duri e ci sono diversi prodotti con cui è meglio non entrare in contatto.

Qualche suggerimento

  • In base all’organizzazione e alle dimensioni della casa, potresti scegliere di destinare un bidet ad uso esclusivo del bambino, al posto del lavandino. Lì accanto potrai sistemare uno specchio, un gancetto per l’asciugamano e tutto l’occorrente per l’igiene personale. Viceversa, potresti dotare il bagno di una torretta con cui raggiungere agevolmente e in sicurezza il lavandino.
  • È essenziale impostare rituali chiari, che rassicurino e permettano di memorizzare le azioni da svolgere. A questo proposito, potresti appendere in bagno (ma anche nelle altre stanze) delle grafiche che rappresentino le procedure da seguire, come ad esempio il lavaggio del viso o dei denti.
  • Se il cesto dei panni sporchi non è troppo alto ed è collocato in un angolo accessibile, anche i bambini potranno imparare a utilizzarlo.

La cameretta

riordinare la casa con un bambino

| via chantellegrady.com |

La cameretta è l’ambiente più mutevole, poiché evolve man mano che i bambini crescono, richiedendo sistemazioni continue e adattamenti piuttosto ravvicinati nel tempo. D’altro canto, sapere di avere una stanza da dedicare a giochi, letture, disegni e pisolini, e che qualcuno l’ha predisposta per te con amore, è uno dei motivi che rende la propria casa un posto che non verrà mai dimenticato.

A proposito di versatilità, scopri l’ABITACOLO DI MUNARI, di cui ho parlato un po’ di tempo fa.

Qualche suggerimento

  • Soprattutto nei primi anni di vita, gli oggetti nella cameretta dovrebbero essere pochi. Puoi farli ruotare, in modo tale da variare l’offerta, con cadenza non troppo frequente.
  • Far scegliere ai bambini cosa indossare, cosa leggere o con cosa giocare è una condizione cruciale verso l’autonomia, ma è importante metterli nelle condizioni di farlo, disponendo a portata di mano ciò che ti sembra adatto e collocando il resto fuori dal campo di azione.
  • Un espediente per agevolare sia la ricerca sia il riordino è contrassegnare cassetti, ante e ripiani con dei simboli che ne rappresentino il contenuto. I simboli possono essere stampati o disegnati direttamente dai bambini, sfruttando anche i colori per differenziare la destinazione d’uso, oppure nel caso in cui più fratelli condividano la stessa stanza.
  • Scatole e ceste sono altri strumenti molto pratici per tenere in ordine e per organizzare lo spazio, quello fisico e quello mentale: ad ogni contenitore corrisponde un’attività o una categoria (e anche all’esterno delle scatole si potrà apporre un simbolo).

L’ambiente esterno

allestire il giardino per i bambini

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Se per noi adulti poter disporre di un giardino o un balcone è una benedizione, per un bambino l’ambiente esterno è una necessità. La sua mente, infatti, è arricchita dal movimento e dalle informazioni che raccoglie attraverso i cinque sensi, e ciò di cui può valersi all’aperto, specialmente laddove ci siano elementi naturali, è di gran lunga più vario e stimolante.

Qualche suggerimento

  • Lascia i bambini liberi di muoversi e di scegliere le attività da svolgere, vigilando su di loro. Può essere divertente predisporre un kit di utensili e arnesi (un secchiello, un annaffiatoio, una paletta, una lente di ingrandimento, etc.), e una scatola o baule dove riporre ciò che scovano e scelgono di tenere: foglie, bastoni, pietre, cortecce, conchiglie…
  • Prepararsi ad uscire, indossando ad esempio indumenti e calzature comodi e pratici, è un altro rituale importante, che prepara fisicamente e mentalmente a vivere un’esperienza.
CONSIGLIO DI LETTURA:

“Casa” di Carson Ellis – Emme Edizioni
Reale, immaginaria, antica, nuova, uguale per tutti, eppure sempre diversa: la casa.

Da 4 anni