Non ho più un ricordo della prima volta in cui mi sono imbattuta nel profilo instagram di Lorenzo [la tata maschio]; non so più se qualcuno mi avesse parlato di lui o se invece ci siamo incontrati prima nella vita reale e poi su instagram.

Se dovessi dire, non so neanche più quante colazioni, merende e aperitivi abbiamo fatto per arrivare fino qui.

So solo che Lorenzo e io abbiamo iniziato a pensare di collaborare quasi subito, e questa intervista è solo la punta dell’iceberg di tutto ciò che abbiamo in mente di fare.

Da oggi Lorenzo fa parte del team di unprogetto: inizieremo con alcuni articoli dedicati al design family friendly, ma abbiamo in mente molto altro.

Quindi veniamo a noi, signori e signore, vi presento Lorenzo.

Intervista a Lorenzo, alias La Tata Maschio

Lorenzo la tata maschio design family friendly

Chi è Lorenzo?

Nato e cresciuto a Torino, ho studiato psicologia e comunicazione e mi sono occupato di servizi educativi per diversi anni. Un po’ per volta il mondo dell’infanzia ha incontrato l’altra mia grande passione, quella per la narrazione, e ho spostato il focus della mia attività sulla produzione di contenuti per bambini e famiglie. Attualmente, pur rimanendo tata inside, lavoro come autore di libri per ragazzi, creative director per progetti family friendly e content creator per il web e per diverse riviste (ebbene sì, pur essendo maschio riesco a fare tutte e tre le cose insieme, non è incredibile?!). Amo i carboidrati, gli aeroporti, i taccuini scritti a matita, i papillon e le fotografie. Guardo con diffidenza chi non si interroga sulle conseguenze del proprio fare.

il nonnario

E chi è La Tata Maschio?

La Tata Maschio è il mio punto di vista sulle cose. Linguaggi che si mescolano, accomunati dalla stessa sensibilità, per dare vita a qualcosa di creativo. La Tata Maschio è anche un piccolo manifesto di apertura mentale, un invito a oltrepassare il pregiudizio e approcciarsi alle persone qualificandole per ciò che sanno fare, al di fuori degli stereotipi.

Lorenzo la tata maschio design family friendly

‘Kid friendly’ e ‘family friendly’

Qual è la differenza tra ‘kid friendly’ e ‘family friendly’?

Li usiamo spesso come sinonimi – e nel linguaggio di tutti i giorni va benissimo – ma da “tecnico” mi fa piacere evidenziare le sfumature di significato che a mio avviso le due espressioni portano con sé. Entrambe servono a designare ambienti con una frequentazione trasversale, a cui si è voluta riservare un’ulteriore attenzione specifica.

Un ambiente kid friendly (o child friendly) è uno spazio a misura dei più piccoli, pensato dunque per le loro esigenze, per le loro richieste e… per le loro dimensioni. Un’area kid friendly avrà per esempio arredi per bambini (come misure e come tipologia), oggetti alla portata della loro mano, immagini che sono in grado di vedere e comprendere, proposte specifiche per le caratteristiche della loro età. Gli spazi kid friendly possono essere frequentati anche da gruppi di bambini o da bambini accompagnati da figure adulte diverse dai genitori.

Un ambiente family friendly è adatto per l’intera famiglia; questo vuol dire sia che è progettato per fare in modo che tutti i suoi componenti si sentano bene al suo interno, sia che l’intento è favorire l’interazione tra di loro. Generalmente, nei luoghi considerati family friendly sono benvenute anche le persone senza figli al seguito.

Sono definizioni che non si escludono a vicenda (anzi!) e riguardano tanto le esperienze quanto gli spazi; se parliamo di questi ultimi, però, in entrambi i casi ci si aspetta la presenza di alcuni servizi di base, quali un fasciatoio, uno scaldabiberon e dei seggioloni.

Lorenzo la tata maschio design family friendly

Ad esempio?

Mi fai un esempio pratico?

Una galleria di arte contemporanea diventa kid friendly nel momento in cui propone un itinerario per bambini e ragazzi, unitamente a un programma di laboratori studiati ad hoc per i più giovani e per le classi, e dispone di un atelier con attività e materiali in linea con i loro bisogni, interessi e attitudini.

Una piscina family friendly è dotata di almeno due vasche: una per gli adulti e una per i bambini; dispone di un’area pic nic per chi vuole consumare un pasto e di una zona in cui giocare per le famiglie che vi trascorrono più tempo. Negli spogliatoi un genitore riesce a gestire la doccia senza troppe complicazioni e un bimbo può compiere in autonomia alcune azioni di base, come andare in bagno o asciugarsi i capelli. Il personale è pronto ad accogliere non solo ospiti adulti e la struttura è fornita di dispositivi di sicurezza per età differenti.

A proposito di Kid Friendly, avete visto

Lorenzo la tata maschio design family friendly

La casa de la tata maschio

Mi racconti un dettaglio di casa tua che ami? 

La scala a chiocciola in legno: seppur non comoda per tanti aspetti, incuriosisce sul dove possa condurre (dicesi sottotetto! Ma non vorrei deludere le aspettative…). E il sottoscala dal bassissimo potenziale – nelle case piccole gli spazi non sfruttabili sono un dramma – è in realtà il posto perfetto per fiori freschi o altri elementi naturali di stagione. Alla sera, una lampada sistemata lì accanto scalda l’atmosfera.

illustrazioni per bambini

Progetti futuri?

Il 2020 mi vedrà festeggiare la pubblicazione del mio decimo libro. Sono al lavoro anche su altri testi, alcuni dei quali diversi dalle tipologie finora affrontate. Proseguono poi le mie collaborazioni con le aziende, sia realtà indipendenti sia grandi brand, per progetti creativi: identità visive, piani di comunicazione o marketing integrato e capsule collection. E poi, beh, eccomi “qui” per un’incursione nell’interior design! D’altra parte le storie sono dovunque, sta a noi scovarle, ascoltarle… o raccontarle!

 

Io devo dire che sono pronta ad ascoltare queste storie, e magari scriverne anche un pezzetto!