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Sono sempre stata affascinata dalle storie d’impresa. Adoro studiare i processi che negli anni hanno portato alla creazione di prodotti icona del design.
Inutile dirvi che credo che la storia del design italiano sia stata fatta tanto dai designer quanto dagli imprenditori illuminati, in particolare da coloro che hanno segnato gli anni ’70.
Per questo motivo, sin da quando ho conosciuto Andrea Lupi a ISH, ho pensato che una sua intervista su unprogetto fosse quasi necessaria per poter tenere traccia di quello che è il mondo del design italiano e dell’arredo bagno oggi.
Intervista Andrea Lupi
Chi è Andrea Lupi?
Andrea Lupi è un ragazzo che a 21 anni è entrato nell’azienda del padre con gli altri fratelli, consapevole che dopo soli 2 anni con la mansione di rappresentante avrebbe cambiato tutto.
Il mio faro guida è sempre stato il settore del fashion, dove (a determinati marchi) tutto era permesso. I brand top erano in grado di influenzare il pubblico, tanto da imporre come far vestire le persone, quali colori usare, ma anche cosa mangiare, dove andare, ecc.
Questa consapevolezza mi ha portato, nel corso degli anni, a far diventare antoniolupi un’azienda la cui strategia non è mai fondata su ricerche di mercato o consulenti esterni. Ho sempre portato avanti ciò in cui credevo: penso che la forza mia e della mia azienda sia stata proprio quella di realizzare i progetti che mi piacevano. Tutto quello che per altri era follia per me era genialità.
Il coraggio di osare: ecco chi è Andrea Lupi.
Cosa significa per te essere direttore creativo di un’azienda storica italiana?
Una sfida continua per dimostrare ciò che si è, ciò che si vale…per raccontare il vero stile antoniolupi.
Per me essere il direttore creativo di antoniolupi significa avere la capacità di influenzare con le mie idee le scelte dei prodotti della clientela e le tendenze del mercato.
Qual è la tua visione di Antoniolupi oggi?
Sono molto soddisfatto di aver traghettato antoniolupi ad essere considerata un’azienda ‘top’ a livello internazionale. La mia visione per il futuro è quella di continuare a realizzare prodotti che rispecchino le mie intuizioni sul design, così da creare ciò che mi piace.
Il processo creativo di Antoniolupi
Come funziona il processo creativo che porta alla realizzazione di un prodotto Antoniolupi?
Il processo è piuttosto semplice: incontro designer a cui chiedo di mostrarmi progetti e poi scelgo solo quelli che a primo impatto mi emozionano, che sono diversi, che hanno un anima creativa.
Quanto Antoniolupi è famiglia e quanto invece è innovazione?
Antoniolupi è famiglia e innovazione insieme: i due valori non si possono scindere. Non ci sarebbe antoniolupi senza mio padre che l’ha creata, e senza i miei fratelli e me che la portiamo avanti con passione e dedizione quotidiana. Allo stesso tempo non ci sarebbe antoniolupi senza i continui investimenti in ricerca, innovazione e qualità, che l’hanno resa famosa in tutto il mondo.
Leggi il blogpost dedicato a COLLAGE
La casa di Andrea Lupi
Mi racconti un oggetto di casa tua a cui sei particolarmente affezionato?
La mia casa è un oggetto… l’ho disegnata io ed è una scatola che contiene tanti elementi, ognuno dei quali è parte di me.
La mia casa è il cuore, il mio gioiello: non mi sono affidato ad architetti, ma l’ho costruita e curata nei dettagli secondo il mio piacere.
Questa è una domanda che faccio in tutte le mie interviste: qual è per te la differenza tra arte e design?
Arte è un oggetto da possedere, design è fare prodotti con cui le aziende fatturano.
in foto, Asa, Nisi, Masa, i vasi in Cristalmood
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