Passerai soltanto un giorno alla Milano Design Week e non sai cosa scegliere tra le infinite installazioni da vedere?

Ecco i consigli spassionati miei, di Davide e di Francesca | @unadesignerpertutti

Planetario, PalermoUno, The Socialitè Family

Consigliato: assolutamente SI

Tre progetti scenografici in via Palermo 1.

Planetario è un ambiente scenografico in cui Cristina Celestino presenta un disegno retrofuturistico di interni. La protagonista è una nuova collezione di moquette creata dalla designer per Besana Carpet Lab; una rivisitazione in chiave moderna e funzionale di un elemento d’arredo tradizionale e, notoriamente, difficile da utilizzare, tutto ispirato all’ambiente marino.

PalermoUno è un appartamento in cui il protagonista è il colore.

The Socialitè Family è un angolo di Parigi a Milano, in cui paglia di Vienna, velluto e musica francese raccontano la storia di una casa in cui stare bene.

Via Palermo 1, Milano

BRERA

Elle Decor at Work

Consigliato: assolutamenti SÍ

Elle Decor at Work è una riflessione attenta su come l’ambiente ufficio stia profondamente cambiando negli ultimi anni. È un’installazione interattiva che mostra il futuro del workplace, dal co-working fino ad arrivare all’home office. Lo spazio è magistralmente progettato dallo studio milanese DWA Design Studio che propone una visione futura, ma non futuristica, del luogo di lavoro, come spazio del fare, dello stare e del condividere.

Palazzo Bovara, fino al 18 aprile

CENTRO

Via Cesare Correnti, 14

Consigliato: assolutamenti SÍ

Si conferma anche quest’anno una delle location più suggestive del Fuorisalone; a partire dall’allestimento dei designer australiani e neozelandesi di Local Design no 4, fino a ILO Rugs, che propone un allestimento progettato da Studio Pepe con ALMST BLCK e Massimiliano Camoletto.

Appena usciti vi troverete davanti a FATTOBENE, un progetto italiano molto interessante. L’obiettivo è raccontare l’Italia attraverso 100 piccole gemme nascoste e riflettere su cosa sia un oggetto di “buon design”.

Via Cesare Correnti, 14

5VIE

Human Code @ SIAM

Consigliato: assolutamenti SÍ

Una mostra che suggerisce di riflettere sull’impatto dell’uomo sulla terra e il suo rapporto controverso con la Natura fin dalle origini. Un racconto suggestivo e attento condotto da Roberto Sironi e curato da Annalisa Rosso, che riduce ai minimi termini il limite tra arte e design.  Vi consiglio di godervi la visita in silenzio e, se riuscite, di intercettare Roberto e Annalisa per farvi raccontare la storia dell’esposizione.

Via Santa Marta 18

5VIE

Riflessi Materici

Consigliato: SÍ

Se vuoi sperimentare la tua creatività in una mirror box, la location di Ideagroup e Treemme è quello che fa per te.

via del Carmine, 11

BRERA

Archiproducts

Consigliato: SÍ

Bellissima l’installazione anamorfa di Studio Truly, favoloso l’appartamento progettato da Marcante Testa per BTicino.

Via Tortona 31

TORTONA

Conifera, di Arthur Mamou-Mani per COS

Consigliato: SI

Dopo l’installazione di Phillip K. Smith, COS presenta Conifera, un’installazione architettonica site-specific progettata dall’architetto francese Arthur Mamou-Mani e realizzata con stampa 3D su larga scala. È composta da 700 bio-mattoncini realizzati in legno e bio-plastica rinnovabili, tutti singolarmente stampati in 3D.
Entrate in silenzio, ascoltate la musica.
Accanto, c’è Nendo per Wonderglass, all’Istituto dei Ciechi: se non c’è coda entrate e ammirate il potere del vetro.

Palazzo Isimbardi, Corso Monforte, 35

CENTRO

Maestà Soffrente, di Gaetano Pesce per B&B Italia

Consigliato: SÍ

Una poltrona alta 8 metri e trafitta come un San Sebastiano comparirà in piazza Duomo a Milano. È l’installazione Maestà Soffrente di Gaetano Pesce. Celebrerà il cinquantenario dalla creazione della poltrona Up 5, che insieme al poggiapiedi Up 6 fu disegnata da Gaetano Pesce per B&B Italia. Era il 1969, e la poltrona somigliante a una donna con una palla al piede, rientrò fra i simboli delle lotte per la liberazione della donna.

Piazza Duomo

CENTRO

Spazio Rossana Orlandi

Consigliato: NI

Come tutti i progetti della curatrice, anche questo si conferma come molto interessante e curato fin nei minimi dettagli. L’atmosfera evoca però un anomalo sentimento di disagio: se cercate un ambiente rilassante, lo Spazio Rossana Orlandi potrebbe non essere la soluzione migliore.

Via Matteo Bandello, 14/16

5VIE

Aqua, la visione di Leonardo

Consigliato: NO
Il Salone del Mobile celebra il genio del Rinascimento nel cuore di Milano, presso la Conca dell’Incoronata, con l’installazione Aqua dell’artista Marco Balich, dedicata agli studi di idraulica di Leonardo. C’è molta coda e l’installazione alla fine non è così suggestiva.

Via S. Marco, Milano

CENTRO

Ventura Centrale

Consigliato: NO
A parte Marteen Baas che porta a Milano un’installazione tanto inquietante quando meravigliosa, gli altri progetti sono interessanti, ma la coda è smisurata e onestamente non ne vale la pena

Via Ferrante Aiporti, Milano

VENTURA