Reggio Emilia è stata una delle prime città italiane a prendere sul serio il concetto di benessere dei bambini, investendo in politiche che potessero da una parte dar vita a servizi di welfare per le famiglie, dall’altra costruire una cultura dei diritti dell’infanzia. L’esperienza reggiana è conosciuta e riconosciuta a livello internazionale; le iniziative attuate per la fascia di età 0-6 anni hanno ispirato molte scuole, incontrando spesso più consenso all’estero che dentro i confini nazionali.
Molto lo si deve a Reggio Children, il Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità delle bambine e dei bambini. Reggio Children, prendendo le mosse dalle intuizioni del pedagogista e insegnante Loris Malaguzzi, negli anni ’90 ha strutturato il Reggio Emilia Approach®, un metodo educativo che promuove lo sviluppo globale delle potenzialità della persona e dei suoi linguaggi, valorizzando tanto il pensiero quanto l’emozione grazie a un apprendimento che passa dal fare con le mani.
È nella relazione con gli altri che il bambino può edificare la conoscenza di sé e del mondo; in questo senso l’ambiente ha una funzione centrale, diventa esso stesso educatore e facilitatore di esperienze.
L’asilo nido Iride di Guastalla
Non è dunque un caso che proprio nella provincia di Reggio Emilia, e più precisamente a Guastalla, sia nata una struttura all’avanguardia. L’asilo nido Iride è stato progettato per sostituire i due asili nido Pollicino e Rondine, danneggiati dal terremoto del maggio 2012. Il design dell’asilo è opera dell’architetto Mario Cucinella e si ispira alla pancia della balena raccontata da Collodi ne Le avventure di Pinocchio.
illustrazione di Roberto Innocenti
L’edificio accoglie con un abbraccio morbido e avvolgente 120 bambine e bambini da 0 a 3 anni, stimola la loro fantasia in un percorso fatto di odori, in primis quello del legno, ma anche di colori tenui e di alternanza tra luci e ombre, in un continuo scambio con l’esterno, reso possibile dalla massiccia presenza di vetro. Il percorso sensoriale prosegue nel giardino, un boschetto di piante aromatiche e cespugli, innaffiati attraverso un sistema di raccolta dell’acqua piovana.
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L’intento di Cucinella è fare in modo che tra queste linee sinuose i bambini collezionino ricordi positivi delle ore trascorse al suo interno, ma anche che coltivino un’attenzione all’ambiente e all’ecologia.
Tutti gli spazi, infatti, sono stati costruiti secondo criteri sostenibili:
- l’uso di materiali naturali o riciclati a basso impatto
- l’isolamento termico
- una tecnologia all’avanguardia per la produzione autonoma dell’acqua calda
- l’impianto fotovoltaico e la minimizzazione del ricorso ad alimentazioni esterne per il fabbisogno energetico.
CONSIGLIO DI LETTURA:
“La balena della tempesta” di Banji Davis – EDT Giralangolo Dai 4 anni. |
Che meraviglia