Anche quest’anno Ventura Projects sarà presente al Fuorisalone, occupando però due location diverse; gli ex-magazzini dietro la stazione per il programma di Ventura Centrale e la nuova sede al BASE per gli eventi di Ventura Future (il cui ingresso sarà a pagamento).
Ventura Projects si occupa da sempre di promuovere il lavoro sia di designer e studi emergenti sia di quelli già affermati, presentando un vasto e completo panorama del design contemporaneo. Inoltre, il luogo in cui hanno luogo gli eventi Ventura Centrale è speciale: degli ex-magazzini riqualificati a cui è stata conferita una nuova e affascinante veste. Luogo di esposizione, per eventi e interamente dedicato all’arte, il design e la cultura. Dal 2017 Ventura centrale ha subito un notevole ampliamento, da otto magazzini del 2017, nove nel 2018 e sedici quest’anno.
Oltretutto il 2019 è per Ventura Project un anno speciale; si festeggia infatti il decimo anniversario della sua presenza nella cornice milanese. Ed è a proposito di quest’occasione che Margriet Vollenberg, art director del progetto, si esprime dichiarando il suo amore per Milano:
“Milano è interessante […]. Non la conosci finché non apri le porte. Vedevo solo grandi palazzi con facciate molto belle. Però non avevo idea di cosa ci fosse dietro, a volte c’era un bellissimo giardino”.
Ecco gli eventi e le installazioni da non perdere nella sede di via Ferrante Aporti.
Come to Light – Aria
Una delle installazioni più suggestive di Ventura centrale a cura di Luca Moreni, Roberto de Zorzi e Aria Design Team. Vedremo sculture di luce create da sottili cilindri luminosi, forme che si materializzeranno davanti ai nostri occhi nel buio, evocando atmosfere magiche e oniriche. Il tutto sarà accompagnato da installazioni sonore, effetti cromatici variabili che permetteranno di suscitare interpretazioni diverse a seconda delle interazioni dei diversi elementi.
A room of my own – Cramum
Il progetto no profit Cramum ha collaborato con Ventura Centrale portando al Fuorisalone una mostra di tre artiste donne. A Flora Deborah, Giulia Manfredi e Francesca Piovesan è stato chiesto di riprodurre la loro visione del mondo in tre differenti sale. Ognuna delle tre ci fornisce la prova di poter rappresentare la realtà, tramite la fotografia, la resina o materiali organici. A Room of my Own è la dimostrazione della necessità e dell’importanza della presenza e del ruolo delle donne nella società contemporanea.
Raytrace – Cosentino
Cosentino si occupa da anni ormai della produzione di superfici per il mondo del design, dell’interior e dell’architettura. Raytrace nasce dalla collaborazione con il designer Benjamin Hubert, una struttura architettonica immersiva composta dai materiali Cosentino, la permetterà di esplorare e venire a contatto con l’innovativo mondo dell’innovazione e della ricerca.
Unfluencer – Freitag e Georg Lendorff
Perché per una volta, al posto di parlare del buon design, non parliamo del cattivo design?
Questa è la domanda che si è posta Freitag, attraverso la quale ha instaurato un’interessante riflessione: il brutto e il cattivo sono forse un modo per ritrovare l’autenticità e la veridicità delle cose. Analizzarli, comprenderli e approfondirli ci renderebbe coscienti dei limiti. Ognuno compie errori, fallimenti e va incontro a delusioni, anche un designer! Ecco spiegato il titolo di Unfluncer, De-sinning the designer.
Tell me more – Rapt Studio
L’installazione creata da Rapt Studio è un’occasione per esperire l’intersezione di uno spazio fisico ed emozionale. Rapt Studio ha progettato cioè due ambienti, un ingresso e un lounge, che il visitatore attraverserà, ponendosi delle domande e ponendone a sua volta agli altri visitatori. Nell’installazione Tell me More, si esce diversi da come si è entrati.
leggi le altre preview del Fuorisalone 2019
Lascia un commento