Arrivare al Vitra Museum è come entrare a fare parte del film Youth di Sorrentino. Ordine, silenzio, verde e un’irreale sensazione di purezza. Ecco quello che ho respirato il giorno dell’inaugurazione della mostra dedicata interamente dall’architetto indiano Balkrishna Doshi, vincitore del Premio Pritzker nel 2018; Architecture for the people è il titolo della retrospettiva, il cui fulcro è la componente umana estremamente presente nei progetti dell’architetto: degli spazi dedicati all’educazione e alla formazione dei giovani, fino alla pianificazione urbana e delle case a basso costo per le classi meno abbienti. Il suo forte interesse alla componente sociale emerge infatti in uno dei suoi motti:

Credo che l’architettura debba essere come una pietra lanciata in un lago, in modo che le sue onde si propaghino fino alla fine. Il ruolo dell’architetto è di guardare a orizzonti più ampi, con obiettivi più alti e entrare veramente nelle cose.

Doshi Balkrishna vitra museum

via design-museum.de

Per Doshi non si tratta dunque solo di costruire edifici, ma di costruire luoghi in cui le persone vogliano vivere, spendere del tempo, svolgere delle attività.

Amore per la flessibilità

Doshi Balkrishna vitra museum

Doshi Balkrishna vitra museum

È anche l’amore per la flessibilità e la materia amorfa a caratterizzare il suo operato. Gli individui non sono al centro del loro spazio fisico, ma hanno anche la capacità di trasportare il proprio senso di spazio in altri contesti. Ed è proprio questa nozione plurale dei luoghi a costituire punto cardine dei suoi progetti pubblici; The School of Architecture, Centre For an Environmental Planning and Technology di Ahmedabad in India è esemplificativo in questo senso: gli ampi spazi sono collegati tra loro da aperture senza porte, così che il confronto e la conoscenza possano fluire più agevolmente tra le menti, ma anche tra gli ambienti. Esistono luoghi adibiti anche al riposo e alla meditazione, disciplina imprescindibile, insieme alla musica e l’arte per la formazione completa di un architetto.

Kamala House

Doshi Balkrishna vitra museum

Doshi ha sempre adottato un atteggiamento olistico non sono nei progetti dedicato all’educazione, ma anche in quello della sua stessa dimora, Kamala House. Si tratta di una casa tradizionale, in cui tuttavia gli ambienti possono acquisire funzioni diverse e ogni spazio viene utilizzato, perfino le scale non sono adibite a mero luogo di passaggio, ma a luogo in cui svolgere delle attività. È come se l’edificio evolvesse con i suoi proprietari, i quali cambiano stile di vita e le loro esigenze: lentamente la casa acquisisce vita, come un’esistenza propria.

Doshi Balkrishna vitra museum

La retrospettiva sarà visitabile fino al 08/09/2019.

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fotografie via design-museum.de