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Oggi sono felice di raccontarti un’esperienza bellissima che ho vissuto prima dell’estate.
Se mi segui su instagram ti ricorderai che a Maggio sono stata a Tallin – Estonia insieme a IFN (Initiative Furnier + Natur e.V.) per visitare Baltispoon. Baltispoon è un’azienda parte del Gruppo Mohring, che produce impiallacciato per oltre 40 Paesi.
Ma torniamo alla domanda iniziale…
Che cos’è l’impiallacciato?
L’impiallacciato, o piallaccio, o tranciato, è un foglio sottilissimo di legno che viene applicato a un supporto di particelle di legno, legno listellare o multistrato così da conferire all’intero pannello un forte aspetto di naturalezza alla vista e al tatto.
L’applicazione di questo foglio di legno al pannello sottostante viene detta impiallacciatura.
A 40 km da Tallin, più precisamente a Kuusalu, ho visto trasformare interi tronchi in sottili fogli morbidi come la carta e caldi come il legno.
Mi ha stupito davvero vedere come l’uomo sia in grado di plasmare la natura con macchinari fuoriscala e lavorazioni attente.
Il ciclo produttivo dell’impiallacciato
Lo chiamano carpaccio di legno, e le connessioni con il mondo food effettivamente sono moltissime.
Ci sono due modi per produrre il piallaccio di legno.
In ogni caso il punto di partenza è un tronco di legno, che non deve mai essere troppo secco e per questo viene lasciato all’aperto sotto un continuo getto d’acqua.
Il primo passaggio è il trattamento del legno che viene bollito a una temperatura segretissima (pare che la modalità di cottura sia proprio uno dei fattori di successo dell’intera operazione).
A questo punto, a seconda dell’essenza di legno e delle dimensioni dei tronchi il legno subirà uno dei due processi:
- peeling, secondo cui il tronco viene pelato con una macchina simile a un temperamatite gigante;
- slicing, per cui il legno viene affettato come un carpaccio di poco più di 1 mm.
In entrambi i casi il risultato è un foglio sottile e molto flessibile, simile a un cartoncino spesso 1 mm.
Una volta creati, i fogli vengono incollati uno all’altro per creare fogli più grandi e vengono minuziosamente controllati da operai specializzati.
Industria, artigianato e natura
C’è una cosa che mi ha colpito moltissimo dell’intero processo, ed è il forte connubio tra industria e artigianato.
Le macchine sono grandissime, ma tutto il controllo qualità è fatto dagli occhi e dalle mani degli operai, che non sono specializzati solo per modo di dire, ma che addirittura hanno ognuno un’area di competenza e soprattutto un’essenza di competenza.
Sì, hai capito bene, ogni operaio che si occupa del controllo qualità conosce perfettamente un’essenza di legno e si occupa di cercare gli eventuali difetti relativi proprio a quel legname.
E così, oltre all’industria e all’artigianato, entra in gioco la natura, con le sue infinite texture mai uguali a loro stesse.
Eravamo partiti da un tronco, siamo arrivati a un flessibile e sottilissimo foglio di legno.
È proprio vero che nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma.
Una curiosità
Molto vicino alla Balti Spoon, a pochi kilometri da Tallinn, puoi trovare il Lahemaa National Park, il più grande parco nazionale estone, uno spazio di natura incontaminata che ti consiglio assolutamente di visitare.
Grazie a Initiative Furnier + Natur e.V. che mi ha invitato a scoprire i segreti dell’impiallacciato
Ti piace vedere le produzioni dall’interno? Dai un’occhiata a questo link
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