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Per sopportare l’eccessivo caldo estivo, sopratutto nelle grandi città, è arrivato il momento di scegliere un buon impianto di condizionamento, o impianto di climatizzazione.
Le tipologie di impianto a condizionatori esistenti in commercio sono varie e hanno caratteristiche molto diverse tra loro, per questo motivo la scelta dev’essere fatta con molta attenzione e, in molti casi, la soluzione migliore è rivolgersi a un tecnico competente in grado di valutare tutti i parametri.

Come funziona un impianto di condizionamento o impianto di climatizzazione

Prima di tutto, è necessario distinguere gli apparecchi esistenti in commercio per l’impianto di climatizzazione o di condizionamento:
  • i Climatizzatori aspirano l’aria per poi filtrarla, deumidificarla e raffreddarla, consentendone il riciclo e la purificazione; in alcuni casi possono fungere anche da pompa di calore, riscaldando l’ambiente durante i mesi invernali.
  • i Condizionatori, da normativa, sono strumenti identici ai climatizzatori che però non prevedono la regolazione dell’umidità. Nonostante la normativa, molto spesso climatizzatore e condizionatore sono utilizzati come sinonimi; per questo motivo ti consiglio di verificare sempre la scheda tecnica individuando se l’apparecchio che stai acquistando è un condizionatore o un climatizzatore.
  • i Deumidificatori assorbono esclusivamente l’umidità dell’aria e sono molto utili per asciugare il bucato nel caso di ambienti molto umidi.
  • i Purificatori dell’aria, infine, si limitano a eliminare i pollini, la polvere, lo smog e le altre particelle microscopiche nocive per la respirazione, ma non svolgono alcuna funzione refrigerante.

I climatizzatori e i condizionatori poi si dividono in:

  • Climatizzatori o Condizionatori fissi, che hanno un motore esterno per lo scarico dell’aria calda collegato con un tubo nel quale scorre il fluido refrigerante;
  • Climatizzatori o Condizionatori portatili, che hanno il vantaggio di non richiedere interventi di installazione, ma non si riescono ad adattare agli ambienti grandi, consumano molto e spesso sono più rumorosi dei condizionatori fissi.

Come progettare un impianto di condizionamento?

Come si progetta un impianto di climatizzazione? Concentriamoci sui Condizionatori e torniamo alla scelta.

Una volta individuate le proprie necessità, bisogna progettare l’impianto in base alle caratteristiche della propria abitazione, riflettendo anche sugli obiettivi di risparmio energetico e di utilizzo.

Ecco alcune domande da farsi prima di investire i propri soldi:

Vogliamo raffrescare tutta la casa o soltanto alcune stanze?

Non è detto che valga la pena raffrescare l’intera abitazione. Se lavori da casa e hai uno studio, magari non hai necessità di avere lo split in cucina. O ancora, se sei fuori casa tutto il giorno, forse può bastarti raffrescare la zona notte.

Vogliamo un impianto di raffrescamento o preferiamo un impianto di raffrescamento e riscaldamento?

Se la funzione è esclusivamente il controllo di temperatura e umidità estive, le caratteristiche principali saranno differenti da quelle di un impianto destinato anche a fornire un controllo climatico invernale perchè il comportamento dell’aria calda è differente dal comportamento dell’aria fredda e perché la quantità di aria da muovere potrebbe essere differente.

Ed è proprio in questo aspetto che consiglio di coinvolgere un tecnico esperto.

Il regolamento condominiale permette l’installazione di un elemento esterno?

condizionatore scegliere impianto di condizionamento

Mai sottovalutare il contesto abitativo: se avete bisogno di un’unità esterna, come nel caso di un impianto con condizionatori fissi, dovete informarvi attentamente sulle regole condominiali e sui vincoli paesaggistici della città in cui vivete.

Quale categoria di condizionatore scegliere per il tuo impianto

Una volta selezionato il tipo di impianto necessario, e definito risorse e necessità, arriva il momento della scelta.

Ecco le principali categorie di condizionatori:

Split a parete

condizionatore scegliere impianto di condizionamento

fotografia via Desivero

Il condizionatore split a parete è il più diffuso per il raffrescamento estivo. Occupa uno spazio limitato sulla parete, ed essendo posizionato in alto non limita gli spazi d’arredo. Il suo flusso d’aria viene proiettato frontalmente e potrebbe essere percepito come fastidioso: per questo motivo bisogna studiarne attentamente la posizione. Lo split è ottimale per l’utilizzo estivo, ma durante l’utilizzo invernale tende a creare un flusso di aria calda che rimane in alto, in certi casi stratificandosi e non mescolandosi con l’aria fredda presente nella parte più bassa dell’ambiente.

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Sistema a pavimento

Il sistema a pavimento è un sistema molto simile al condizionatore split, con una forma leggermente diversa. La sua installazione avviene a pavimento e appare come un termosifone ventilato. Rispetto al condizionatore split, crea più problematiche a livello estetico e funzionale per la disposizione degli arredi, ma nel caso di riscaldamento, ha prestazioni più elevate.

Impianto di condizionamento ad aria a condizionatori canalizzato

I condizionatori canalizzati sono i meno impattanti a livello estetico, perché hanno il vantaggio di ridurre il numero di split (sostituiti da semplici bocchettoni) e posizionare i getti d’aria nei punti più strategici. Sono certamente quelli che consentono il raggiungimento dei migliori risultati in termini di comfort sia estivo che invernale, ma richiedono una progettazione e realizzazione ottimale, e dunque hanno un maggiore costo di acquisto e installazione. Inoltre, hanno necessità di uno spazio controsoffittato e di conseguenza soffitti in muratura o con travi a vista, così come soffitti troppo bassi, complicano e talvolta ne rendono impossibile l’installazione.

Come valutare un impianto di condizionamento

Prima di compiere la scelta definitiva, è importante saper leggere i dati principali di una scheda tecnica.

BTU | British Termal Unit

Il BTU indica il potere refrigerante del condizionatore.

Per determinare la potenza necessaria per una stanza si dovrebbe tenere conto dei metri quadri, dei metri cubi, del numero di finestre, del tipo di isolamento, dell’esposizione dell’ambiente. Un calcolo semplice per definire la potenza necessaria dell’impianto dei condizionatori è la moltiplicazione di 340 per i metri quadrati della stanza. In questo modo otterrete i BTU/h necessari.

COP e EER | Coefficiente di prestazione e Rapporto di efficenza energetica

COP e EER indicano l’efficienza di riscaldamento e di raffrescamento dei climatizzatori. In particolare, essi si rifericono al rapporto di riscaldamento o raffrescamento fornito da una pompa di calore in base alla potenza in ingresso necessaria per generarlo. Più alti sono i valori COP ed EER, più i dispositivi saranno efficienti.

La rumorosità

condizionatore scegliere impianto di condizionamento

È importante che il climatizzatore, soprattutto se installato in zona notte, sia molto silenzioso. Sulla scheda tecnica dev’essere indicata la rumorosità in Decibel (dB). Per avere un’indicazione concreta, considera che 55 dB sono i dB del vento che attraversa le foglie.

La classe energetica

Altro valore molto importante è la classe energetica: considera che dalla Classe A alla Classe C, il consumo aumenta notevolmente e così aumenteranno le tue bollette.

Ti consiglio di scegliere un condizionatore almeno di classe A+, considerando che il massimo è A+++

Come utilizzare responsabilmente l’impianto di climatizzazione

Ecco alcuni consigli per non aumentare notevolmente la tua bolletta e utilizzare al meglio l’impianto di condizionamento e i condizionatori installati, immaginando che tu abbia scelto un condizionatore Split:

  • Lascia un po’ di spazio libero intorno ai due elementi del condizionatore per garantire una corretta circolazione dell’aria;
  • Ripara l’elemento esterno dalla luce diretta del Sole;
  • Tieni chiusa la porta e le finestre della stanza da raffreddare o riscaldare, e se possibile, durante il giorno cerca di schermare la luce del sole;
  • Spegni il condizionatore quando la stanza non è utilizzata;
  • Evita di programmare una temperatura interna troppo bassa;
  • Pulisci il filtro ogni due settimane;
  • Fai controllare il livello del liquido refrigerante una volta all’anno.

Spero che questo articolo ti sia utile.

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