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C’è un oggetto che ricorda le estati in Provenza, i cottage in legno chiaro, i campi di lavanda e le biciclette nei sentieri sconnessi che portano alla spiaggia. È il cappello di paglia, usato in passato dalla popolazione rurale, che inizia ad essere di moda già a partire dalla fine del XIX secolo, sia per gli uomini sia per le donne.
Ma è anche un accessorio che può portare un’ondata di sole e vacanze anche in casa; sì, esatto, perché non farlo diventare un particolarissimo oggetto d’arredamento? In cucina, in camera da letto o in ingresso.
Basta poco per respirare l’atmosfera della Francia del sud.
Immaginate un’ampia parete bianca e tutt’attorno colori naturali dal nocciola all’azzurro chiaro. I cappelli di paglia possono essere appesi in maniera (apparentemente) casuale a decorare uno spazio vuoto. “Apparentemente”, perché anche nel disporre i cappelli non deve essere tralasciata una certa ratio; decidi quale verso seguire, se orizzontale o verticale, e disponi quindi gli accessori, evitando di riempire ossessivamente lo spazio.
la soluzione più d’impatto, ma certo anche la più difficile da realizzare, consiste nel disporre i cappelli come se fossero una nuvola. Sovrapponendo le tese e alternando i colori si ricrea così un effetto decorativo molto evidente. Attenzione però, perché spesso si rischia di eccedere ottenendo un effetto disordinato e caotico. Un consiglio è distribuirli seguendo l’andamento di un elemento d’arredo già presente come la testiera del letto o la disposizione dei quadri.
Un’altra alternativa è quella di disporre i cappelli di paglia in file orizzontali. Il risultato è più semplice e minimal, ma non meno interessante: attacca i cappelli a un filo come se fossero i pendagli di una ghirlanda, oppure alternali a borse e foulard appesi ad un attaccapanni da parete.
Se invece la parete che hai a disposizione è lunga e stretta, puoi disporre semplicemente la linea dei cappelli di paglia in senso verticale, in modo da occupare una porzione di parete. Sto immaginando una fila di tre cappelli che parte dall’alto e sul pavimento una pianta che conferisca movimento al tutto!
Ma dove?
Non esiste un posto più adatto di un altro. Certo, una parete ampia è più facile da riempire, ma nulla vieta di sfruttare anche dei piccoli angoli.
Immagina di collocarli nella camera da letto, una fila che corre lungo la testiera del letto. Oppure nell’ingresso, sopra il classico tavolino svuota-tasche alternati a dei quadri; o, infine, a decorare quelle squallide pareti delle scale: puoi accentuare l’inclinazione del soffitto e del muro, disponendo i cappelli di paglia in diagonale.
E i colori?
Come sempre l’eccesso non giova. Ti consiglio di usare cappelli dai colori tenui e naturali, al massimo uno o due più scuri. La sensazione di essere in Provenza, in una casetta in riva al mare, con il vento che muove le tende verrà da sé! Prova infine ad utilizzare materiali grezzi, proprio come la paglia dei cappelli, per gli altri pezzi d’arredo: un tappeto di corda, un appendiabiti il legno o una lampada dal cappello in vimini.
Insomma, la Provenza non si percepirà solo con gli occhi, ma anche con le mani.
Che meraviglia le immagini di questo post, con tutta la bellezza della semplicità
Grazie Valeria!