Se mi segui su Instagram avrai visto che giovedì 1 ottobre sono stata a Venezia insieme a Decoratori Bassanesi alla ricerca de # lemielucidivenezia.
Ho passato una giornata pazzesca in città insieme a Davide e altri 4 influencer.
Obiettivo della giornata: leggere e scoprire le connessioni tra le luci della città e la collezione di rivestimenti Luci di Venezia.
Come vi avevo raccontato nel mio post dedicato a LUCI DI VENEZIA, per me la città è una palette di cinque colori: terracotta, rosa, fango, oro e verde bottiglia.
E così, alla fine, mi sono ritrovata a cercare proprio questi colori, con un occhio attento però alle superfici cangianti.
Infatti, rispetto alla visione fotografica che avevo avuto del catalogo Luci di Venezia di Decoratori Bassanesi, in città ho scoperto una collezione ancora più interessante. Ciò che mi ha davvero colpito della collezione è stato l’effetto cangiante delle superfici, che onestamente non avevo mai visto sul grès porcellanato.
La collezione Luci di Venezia, infatti, è costituita da lastre in grès porcellanato decorate in diversi strati di materia, con smalti metallici e iridescenti che creano effetti tridimensionali e dal forte impatto visivo.
È come se la collezione prendesse vita proprio al cambiare della luce e all’alternarsi dei riverberi, rubando sfumature inaspettate dal contesto e modificandosi a seconda del punto di osservazione scelto.
#lemielucidivenezia
Dopo un tour insieme a VenetoInside alla scoperta di una Venezia nascosta, a partire dalla Basilica dei Frari fino ad arrivare alla Scala Contarini del Bovolo, la richiesta di Decoratori Bassanesi era quella di cercare # lemielucidivenezia.
Quello che abbiamo fatto io e Davide, come sempre, è stato giocare; abbiamo esplorato la città campioni alla mano, per vedere quante diverse sfumature potesse rubare la piastrella dalla città. E quanto invece fosse la città riflesso dei pattern del rivestimento.
Le mie luci di Venezia, ora, sono quelle del tramonto, quelle dell’ombra del mercato del pesce, quelle della superficie umida delle calli. Ma anche quelle del Teatro della Fenice, in cui mi sono goduta, forse per la prima volta, una Venezia silenziosa, quasi deserta, e soprattutto morbida e accogliente.
Ecco le foto che abbiamo scattato insieme:
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Vuoi vedere altre fotografie del nostro tour? Le trovi qui.
— Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Decoratori Bassanesi. Come sempre, tutte le opinioni sono mie e le fotografie di Davide Buscaglia. Spero sarai felice di sostenere i brand che supportano questo blog! —
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