Una storia iniziata esattamente vent’anni fa, nella mia amata Torino.
Una storia in cui fantasia e concretezza sono cresciute insieme lungo la linea del tempo dando vita a un’azienda familiare d’alta qualità che esporta in tutto il mondo.
Ho conosciuto l’Opificio a Maison&Objet: ero alla ricerca di ispirazioni in velluto per una cliente e sono stata accolta da Paola, Barbara e Federico che mi hanno mostrato tutta la loro collezione di tessuti jacquard e di velluti, raccontandomi un po’ della loro storia.
Era il 1998 quando Barbara e Paola hanno deciso di aprire un’azienda di famiglia.
Barbara, diplomata all’Istituto d’Arte per la Moda e il Costume, arrivava da una lunga serie di consulenze per note aziende di moda, mentre Paola, laureata in Economia e Commercio, aveva sperimentato le sue capacità di communication manager per varie aziende di piccole e grandi dimensioni.
Entrambe affascinate dal mondo del design, mi raccontano di essersi sedute insieme e aver deciso di intraprendere una strada nuova. Una strada che potesse permettere a Barbara la totale libertà di espressione e a Paola di sperimentare nuove tecniche lavorando finalmente per sé stessa.
Sono passati vent’anni ma quello che ancora oggi rappresenta il loro primo obiettivo era già chiaro: tessuto per la casa prêt à porter e diffusione di una nuova cultura del tessile capace di porre in primo piano la progettualità e la possibilità di mix & match (cosa assolutamente non scontata in quel periodo).
Dopo alcuni anni Federico, il fratello più giovane, appena laureato in Ingegneria Gestionale, si è unito alle due sorelle per occuparsi degli aspetti organizzativi dell’azienda.
Così in vent’anni L’Opificio si è affermato sul mercato come azienda tessile che produce ed esporta tessuti made in Italy di qualità in tutto il mondo.
unprogetto e L’Opificio
Quello che rende L’Opificio una realtà riconosciuta a livello mondiale è la sensazione che dietro ogni collezione ci sia una meticolosa attenzione; dalla scelta dei materiali alla texture, passando per la palette di colori. Ma c’è altro.
Dicono che il legame sia qualcosa che trascende la materia per sollecitare la parte di noi che intuisce ciò che non è visibile. All’interno della boutique L’Opificio accade qualcosa di simile. Ciò che si incontra è un’elegante gentilezza, una profonda passione, fatta di fantasia, colori e raffinate atmosfere che nell’insieme concorrono affinché in ogni prodotto si percepisca l’elemento umano.
E così a Parigi ho trovato quello che cercavo. Velluti, cuscini e complementi tessili sartoriali made in italy che rappresentano l’alta qualità in tutto il mondo.
Ritorno a casa dopo aver incontrato L’Opificio, sintesi del gusto di Barbara, Paola e Federico.
Ho tante curiosità sul mondo del tessuto per l’arredamento e L’Opificio si è detto disponibile a soddisfarle.
Sono felice di annunciarti che nei prossimi mesi si parlerà di tessuto qui su unprogetto. Intanto ti lascio con alcune immagini dello stand de L’Opificio scattate da Davide durante Maison & Objet.
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