Il post di oggi vuole essere una vera e propria miniguida sulla progettazione della rubinetteria per il bagno, utile a chiunque debba iniziare ad arredarlo e voglia avere una panoramica generale sull’argomento. Questa miniguida sarà arricchita con immagini tratte dal catalogo Ritmonio, brand partner di unprogetto e già presentato nei post precedenti (li trovi poi linkati nel testo).

… Ma cosa significa rubinetteria del bagno? Di quanti pezzi si compone? E come individuare la collezione giusta, in base alle esigenze strutturali, alle preferenze estetiche e alla coerenza con il progetto d’arredo? Scopriamolo insieme, punto per punto.

Prima, però, di affrontare le singole zone del bagno facciamo un appunto proprio sulla scelta della collezione.

finiture moderne rubinetteria

Come individuare quella giusta, al di là del design del prodotto? Ecco 4 suggerimenti principali.

  1. Resta coerente con la moodboard iniziale e con lo stile del progetto d’interni: individua le finiture metalliche più adatte e cerca le collezioni in base a questo parametro;
  2. Non guardare solo il miscelatore lavabo ma verifica che anche il design degli altri pezzi ti piaccia (capita che in una collezione il gruppo vasca o doccia sia differente in alcuni dettagli dai miscelatori lavabo e bidet).
  3. Considera fin dall’inizio il coordinamento con gli accessori e le altre finiture del bagno, per fare in modo che tutto sia coerente (il bagno contemporaneo pretende il total look stilistico!)
  4. Se non è possibile intervenire sugli impianti la scelta sarà circoscritta agli elementi da appoggio (su top o lavabo/bidet o vasca), escludendo quelli da pavimento o da incasso a parete.
scegliere la rubinetteria finiture particolari scegliere la rubinetteria finiture particolari
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IL CONSIGLIO DI CARLOTTA

Il progetto di un bagno, anche a livello stilistico, è estremamente complesso, perché richiede coordinamento di elementi e materiali molto diversi tra loro.

La rubinetteria, benché poco impattante dal punto di vista delle dimensioni, è molto importante a livello di stile e coerenza della moodboard, ed è capace di modificare un bagno da noioso e banale a originale e raffinato.

È molto importante coordinare la finitura della rubinetteria con gli altri elementi del bagno (pavimento, rivestimenti, colore e finitura dei sanitari) e soprattutto bisogna fare estremamente attenzione, una volta scelta la finitura della rubinetteria, a evitare altri elementi metallici con finiture diverse.

Penso ad esempio agli accessori, alla placca del WC, ai profili del box doccia, ma anche alle lampade o alle maniglie del mobile.

E ora torniamo al dunque. Di quanti pezzi è composta la rubinetteria del bagno?

Immaginiamo un bagno completo (di vasca o doccia) e ragioniamo zona per zona. Avremo dunque:

  • la rubinetteria della zona lavabo;
  • la rubinetteria del bidet o (in sostituzione) la doccetta bidet;
  • la rubinetteria della zona doccia, incluso soffione ed eventuali bocchette per idroterapia o della vasca da bagno;
  • gli accessori coordinabili, come l’idroscopino;
  • la placca del wc (non è obbligatorio coordinarla con la rubinetteria ma potendo, perché no?)

La rubinetteria del lavabo

Rubinetto per lavabo d'appoggio

Facile vero? In fondo quante soluzioni vuoi che esistano per un semplicissimo lavabo?

Eh no.

  • Il lavabo è da incasso o da appoggio? L’altezza del corpo del miscelatore dovrà tenerne conto;
  • Quanto è alto? Perché oltre al corpo bisogna fare attenzione anche alla posizione della leva per capire se l’apertura è agevole (a seconda di come è posizionato il lavabo stesso);
  • Quanto è profondo? Già, perché anche la lunghezza della canna del miscelatore è fondamentale, per evitare di scegliere un modello sproporzionato (in genere troppo corto) rispetto alla vasca del lavabo.
  • E se invece volessi un lavabo freestanding? Dovresti optare per la rubinetteria a parete (da incasso) o per un miscelatore da pavimento, e in entrambi i casi dovrai farli predisporre in fase di cantiere.
  • Cerchi un miscelatore monocomando o un 3 fori? Se non sai cosa sia un rubinetto a 3 fori puoi recuperare qui e nessuno ne saprà niente.
  • E i comandi remoti? Anche se meno frequente, è possibile separare la posizione della bocca del rubinetto (magari a parete o sul top) e i comandi per l’apertura. Soluzione progettuale molto flessibile e utile quando il lavabo occupa ampio spazio sul piano di appoggio e rende scomoda l’installazione di un miscelatore tradizionale. 
Rubinetto per lavabo d'appoggio Rubinetto per lavabo d'appoggio
Rubinetto per lavabo d'appoggio

Ricapitolando, ecco cosa considerare in relazione alla rubinetteria per la zona lavabo:

  • L’altezza del corpo del rubinetto (rispetto a quella del lavabo);
  • La lunghezza della bocca di erogazione (rispetto alla profondità del lavabo e/o del top);
  • Il movimento di apertura della leva o della manopola (considerando il movimento delle mani);
  • La posizione rispetto al lavabo (dietro al lavabo, a parete, lateralmente, da terra in caso di freestanding).
  • Il tipo di miscelazione (rubinetteria monocomando o tre fori?)

La rubinetteria della zona sanitari

rubinetteria in zona sanitari

Partiamo dal bidet.

La scelta in questo caso è un po’ più facile, perché non ci sono diverse opzioni come per il lavabo: nella quasi totalità dei casi la rubinetteria viene installata sulla ceramica, e viene preferita la versione monocomando (la miscelazione automatica è più confortevole per l’igiene intima).

Nulla vieta, in ogni caso, di predisporre un miscelatore da incasso a parete (attenzione al posizionamento della bocca di erogazione) o di optare per un miscelatore a tre fori se questo si coordina con il modello scelto per il lavabo.

E se il bidet non c’è, per scelta o per questioni di spazio?

Si può predisporre una doccetta da bidet, ovvero un miscelatore con flessibile – collegato a una presa d’acqua precedentemente predisposta – che consente l’igiene intima direttamente dal wc. Un’alternativa al sanitario che può essere un compromesso interessante, e che va comunque intesa come parte integrante della rubinetteria del bagno: va quindi prevista fin da subito e coordinata alle finiture metalliche dell’ambiente.

Non è ancora finita: idroscopino e placca di scarico completano l’area sanitari e sottolineano l’impronta stilistica della stanza da bagno.

Il primo è uno scopino ad acqua che consente la totale igiene del sanitario tramite un potente getto azionabile con leva o pulsante. Come la doccetta bidet può essere abbinato al resto della rubinetteria.

La placca di scarico è un elemento che spesso viene scelto insieme al sanitario ma non coordinato al resto della rubinetteria: iniziamo a pensarla come un complemento che va pensato fin dall’inizio e incluso nel progetto della stanza.

La rubinetteria della doccia

Rubinetteria doccia originale

La prima cosa da decidere per progettare la rubinetteria in doccia è se optare per le soluzioni da incasso o per le colonne esterne. La scelta non è solo estetica: quelle da incasso hanno un ingombro inferiore, per cui possono essere interessanti soprattutto quando gli spazi interni alla doccia sono minimi.

Indipendentemente dalla tipologia (incasso o esterno) gli elementi da scegliere sono i seguenti:

  • Soffione e/o doccetta? Il soffione è un desiderio di molte persone ma non è sempre utilizzato: valuta attentamente le esigenze e le abitudini, potrebbe non essere necessario se sostituito da una doccetta con un diametro ampio (anche 20 cm);
  • Miscelatore tradizionale o termostatico? Questa è una scelta molto importante, da valutare anche con il termotecnico in base alla caldaia dell’abitazione. Nel secondo caso la miscelazione della temperatura è più stabile e confortevole.
  • La deviazione: sì o no? Il deviatore è un meccanismo che permette di scegliere il punto di fuoriuscita dell’acqua (soffione, doccetta, bocchette idromassaggio). In sua assenza, è necessario prevedere rubinetti di apertura per ciascuna uscita. Se le uscite sono solo due è fattibile (e anche molto comodo perché potranno essere quindi utilizzate contemporaneamente).
  • Semplice doccia o mini spa? Grazie alle bocchette idromassaggio oggi è possibile creare una piccola area benessere nella zona doccia. In questo modo il rito della doccia quotidiana diventa un momento di massimo relax grazie all’idroterapia. E le bocchette? Coordinate con il resto della rubinetteria, ovvio.
Soffione doccia Soffione doccia
Soffione doccia Soffione doccia

La rubinetteria della vasca

Rubinetto vasca a incasso

Ok, la vasca è più semp… No.

Partiamo dalla vasca stessa: è appoggiata a parete o a libera installazione (freestanding)? Nel primo caso la rubinetteria potrebbe essere installata sia incassata a parete sia sul bordo vasca (se sufficientemente ampio). Nel secondo caso, se è molto lontana dal muro deve essere predisposta la rubinetteria da pavimento, a colonna.

Una volta definita la posizione, vanno decise le uscite:

  • la vasca viene utilizzata solo per il relax? In teoria è sufficiente la sola bocca di erogazione, ma la doccetta aggiuntiva è utilissima per la pulizia quindi non andrebbe mai evitata;
  • viene sfruttata anche come doccia (con l’aggiunta di una tenda o di un sopravasca in vetro)? Fin dall’inizio è bene prevedere a parete (se la vasca è installata in angolo o in appoggio) un’asta saliscendi o un supporto fisso.

Colonna vasca

Già: l’eterno dubbio. Supporto fisso o asta saliscendi?

Sia per la doccia che per la vasca ci si chiede spesso se optare per un sostegno fisso o per un’asta che consente di alternare l’altezza della doccetta. Nel primo caso il risultato estetico è più minimale, nel secondo si dà priorità alla funzionalità e alla comodità di utilizzo (l’altezza si adegua all’altezza della persona che sta usando la doccia e la doccetta non va tenuta in mano mentre la si usa).

Ad ogni modo, anche per la vasca, possono essere create soluzioni alternative installando bocca di erogazione e comandi separatamente.

E gli accessori?

Rubinetto per lavabo d'appoggio

Ma come, non era un post sulla rubinetteria del bagno?

Certo, ma nell’ottica di arredare un bagno in linea con le ultime tendenze di interior sarà fondamentale coordinare tutte le finiture metalliche dell’ambiente. Pertanto, individuare una collezione di rubinetti che permetta di abbinare anche le barre portasalviette, gli appendini e – addirittura – le bocchette idromassaggio per la doccia permetterà fin dall’inizio di evitare ricerche lunghe e progettare una stanza da bagno completa e raffinata.

Le proposte Ritmonio permettono di progettare la rubinetteria del bagno in modo completo e flessibile, offrono infinite soluzioni per rispondere alle esigenze tecniche di clienti e progettisti, e trasformano la rubinetteria stessa in complemento d’arredo in grado di esaltare lo stile dell’ambiente e donare carattere alla stanza da bagno.

D’altronde lo avevo detto fin dall’inizio: Scegliere la rubinetteria del bagno è diventato complicato. Con tutte queste opzioni a disposizione il rischio di sbagliare è dietro l’angolo. Ecco perché oggi il ruolo dei progettisti è diventato così importante. Se anche tu stai per progettare e arredare il bagno, non esitare quindi a chiedere una consulenza al team unprogetto: noi amiamo complicarci la vita (per facilitarla a te).

— Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Ritmonio. Come sempre, tutte le opinioni sono mie. Spero sarai felice di sostenere i brand che supportano questo blog! —