Marmo, Palladiana e Graniglia sono una delle ultime mode in tema di pavimenti e rivestimenti. Lo si intuisce dalla quantità di aziende del settore ceramico che da alcuni anni sta cercando di riprodurre questi materiali sulle superfici in grès.

Se però ti trovi a ristrutturare una casa che ha un pavimento in marmo originale, allora potresti essere in presenza di un tesoro. E come tutti i tesori che si rispettino, non è semplice prendersene cura.

Ho scritto questo articolo in collaborazione con Idea Ristruttura perché, per capire come trattare un materiale, per prima cosa è necessario comprenderlo al meglio.

recuperare pavimento in marmo palladiana e granigliaimmagine via whittneyparkinsondesign

Marmo, Palladiana e Graniglia hanno in comune due cose: la prima, la più ovvia, è il materiale, il marmo. La seconda è l’unicità: ogni pavimento sarà sempre non replicabile, indipendentemente dal suo valore architettonico. Ogni blocco di marmo è esclusivamente uguale a sé stesso. Per questo motivo, se hai la fortuna di ritrovarti in una casa con un pavimento in questo materiale, il recupero è quasi d’obbligo.

Inoltre, una ristrutturazione ha un valore più alto se tiene conto dell’anima e della storia della casa; e il recupero di una vecchia pavimentazione in marmo, graniglia o palladiana sarà un un fattore di personalità dell’intera abitazione.

Marmo

recuperare pavimento in marmo palladiana e granigliapavimento in marmo via portaluppi.org

Partiamo con il marmo, pietra naturale presente in diverse tipologie e colori, caratteristiche che derivano dalla quantità e dalla tipologia di minerali presenti al suo interno.

Conosciamo tutti il bianco marmo di Carrara, ma esistono infinite tipologie di marmi. Mi vengono in mente su due piedi l’Arabescato, il Serpentino, il Rosso Levanto, l’Occhialino, il Verde Alpi, il Botticino. Possiamo sicuramente definire il marmo un materiale di pregio, apprezzato perché solido e resistente. Amato per la sua lucentezza ed estrema eleganza e per le sue caratteristiche tecniche, prima tra tutte la durevolezza nel tempo. È un materiale molto resistente agli urti e alle abrasioni, ma soprattutto di valore in quanto superficie rigenerabile.

Un pavimento in marmo sarà infatti spesso almeno due centimetri, spessore che permette la levigatura e la lucidatura moltissime volte.

Avevamo parlato di levigatura anche nell’articolo dedicato al RESTAURO DEL PARQUET! Ricordi?

Di contro la sua porosità lo rende particolarmente delicato, con il rischio della formazione di macchie indelebili, che attraversano l’intero spessore.

Palladiana

recuperare pavimento in marmo palladiana e granigliapalladiana via divisare.com

Forse il pavimento meno conosciuto e diffuso. Viene realizzato utilizzando gli scarti del marmo, in scaglie abbastanza grandi rispetto ad un pavimento alla veneziana. Immaginatevi un mosaico di marmo e cemento: questo è un pavimento alla palladiana. Nasceva come pavimentazione povera perché realizzata con gli sfridi del marmo, piccole lastre, di diverse pezzature, a volte anche di diversi colori, disposte ad incastro e con fughe regolari e ridotte. Molto in voga fino agli anni ’60, è un pavimento ricco di storia.

Se trovate una casa con un pavimento alla palladiana potreste essere fortunatissimi oppure sfortunatissimi: fortunatissimi se il colore è adatto allo stile che volete dare alla vostra casa, sfortunatissimi se invece avviene il contrario.

La palladiana è infatti una tipologia di pavimento che si fa notare in tutto e per tutto, e non è semplice mascherarlo. D’altra parte, in molti casi, è un vero peccato coprirlo.

Graniglia (o terrazzo)

recuperare pavimento in marmo palladiana e granigliagraniglia via design-milk.com

Nata a Venezia tra il XVI e il XVIII secolo, la graniglia è un materiale formato da piccoli scarti della lavorazione del marmo e delle pietre, legati con cemento, colorati con ossidi naturali e impastati con acqua. La differenza con la Palladiana sta dunque nella dimensione delle scaglie, più grandi nel caso della palladiana e più piccole nel caso della graniglia.

Il pavimento originale in graniglia veniva gettato direttamente in opera (come il pavimento alla palladiana), anche se negli anni ’60 e ’70 è tornato in voga sotto forma di cementine (o marmette) solitamente 20*20 cm.

Dal punto di vista del valore architettonico, se è un delitto coprire (o peggio demolire) un pavimento in graniglia originale, mi sento di dire che lo è molto meno demolire un pavimento in cementine di graniglia 20*20 degli anni ’60.

Peraltro, rispetto alla palladiana, la graniglia risulta spesso più delicata alla vista, e quindi è più facile adattarla al proprio arredamento e al proprio stile.

Un esempio di un locale con pavimento in graniglia? il BAR LUCE di Wes Anderson

recuperare pavimento in marmo palladiana e granigliavia officina82.com

Ci si può trovare di fronte a due tipologie di graniglia: il seminato liscio o quello decorato.

Nel caso del seminato liscio l’intero pavimento sarà realizzato con gli scarti dello stesso materiale, mentre nel caso di seminato decorato (chiamato seminato alla veneziana o alla genovese) il pavimento comporrà un vero e proprio disegno in cui ogni area sarà realizzata con materiali e colori diversi.

Recuperare un pavimento in marmo

recuperare pavimento in marmo palladiana e granigliapavimento in marmo via learcobolletta.com

Se ti trovi di fronte ad un pavimento in marmo usurato, ma dall’incredibile valenza estetica, valuta il suo recupero. Non solo perché si tratta di una superficie pregiata, ma soprattutto perché è un materiale ormai difficilmente impiegato nelle nuove costruzioni, visti gli elevati costi di produzione e di posa in opera. In pratica, sarà sicuramente un pavimento che avrete solo voi, originale ed esclusivo.

Se sei tra i privilegiati alle prese con il recupero di un pavimento in marmo, ecco cosa verrà effettuato da un team di esperti. Per prima cosa l’arrotatura, ovvero il livellamento della superficie e l’eliminazione delle sconnessioni. Il pavimento verrà quindi risanato, se necessario, attraverso una stuccatura, e successivamente si procederà con la levigatura e la lucidatura.

Se opportunamente trattati, i pavimenti in marmo garantiscono impermeabilità, resistenza ad urti, abrasioni, oli e grassi. Il consiglio è quello di effettuare una lucidatura manuale circa 3 volte all’anno.

Recuperare un pavimento alla palladiana

recuperare pavimento in marmo palladiana e granigliapalladiana via massimoadario.com

In una casa con un pavimento alla palladiana posato da tempo, gli inconvenienti possono essere diversi, i più comuni sono il sollevamento di alcune scaglie o la superficie opacizzata.

Nel primo caso bisognerà cercare nuove scaglie uguali per tipo, colore e venatura al marmo esistente, risagomare quei frammenti che hanno perso la forma originale, posare per ricucitura le nuove scaglie, realizzare le fughe e levigare il pavimento eliminando i dislivelli.

Nel secondo caso invece sarà necessaria soltanto una lucidatura. Bisognerà levigare la superficie e lucidarla per eliminare imperfezioni. Infine per darle brillantezza si può passare con uno straccio umido un’eco-cera nutriente e lucidare la superficie con un panno di lana o con la lucidatrice.

In realtà l’uso della cera è consigliabile ogni 2-3 mesi, come cura del pavimento nella quotidianità.

Recuperare un pavimento in graniglia

pavimento in marmo palladiana e graniglia come arredare immagine via Marcante Testa

La prima cosa da valutare è lo stato in cui si presenta il pavimento in graniglia da recuperare. Se molto usurato, necessiterà di sgrossatura, ovvero di una pulizia profonda della superficie. Dopodiché saranno necessarie un lavaggio e la stuccatura, seguiti dalla levigatura. In questo caso però è necessario valutare lo spessore della graniglia perché, se ridotto, dovrà essere realizzata una microlevigatura. Infine la lucidatura, in finitura lucida o naturale.

Un’attenzione in più

Quando si ristruttura una casa con pavimento in graniglia o palladiana bisogna fare molto attenzione alle altezze e ai dislivelli.

Se, per esempio, volessi unire due stanze che hanno lo stesso pavimento demolendo un muro, probabilmente troverai un dislivello tra i due pavimenti.

La graniglia e la palladiana, infatti, erano gettate in opera, solitamente stanza per stanza, ovvero dopo la costruzione dei muri interni. Per questo motivo, lo spessore del pavimento potrebbe variare anche di qualche centimetro da ambiente a ambiente.

Come rendere contemporaneo un pavimento recuperato

E ora passiamo all’arredo: hai scelto di recuperare il tuo meraviglioso pavimento in marmo o scaglie, ma ora devi fare i conti con il tuo sogno di una casa in stile contemporaneo. Non ti nasconderò la verità. È molto difficile rendere contemporanea una casa con un pavimento in marmo, ma se ci riesci il risultato sarà da strabuzzare gli occhi. A questo proposito non vedo l’ora di mostrarti la casa che abbiamo ristrutturato l’anno scorso a Genova e quella che stiamo ristrutturando ora in provincia di Savona.

pavimento in marmo palladiana e graniglia come arredare

Questa è la casa di Genova prima della ristrutturazione fotografata da Davide Buscaglia! Livello di curiosità?

L’arredo di una casa con un pavimento in marmo, palladiana o graniglia

Procediamo anche in questo caso per punti. Il marmo, con la sua maestosità, le venature in contrasto e la lucentezza, diventerà sempre protagonista in uno spazio rendendo complicato il suo accostamento ad altri materiali e colori. È in grado di riflettere la luce in modo unico e prepotente, fattore positivo perché aumenta la percezione dello spazio, ma anche complicato nella gestione dell’illuminazione che spesso rischia di risultare eccessiva.

Il consiglio con un pavimento in marmo è di abbinare arredi ed accessori dalla texture opaca e materica, che vadano a contrasto, come ad esempio un tavolo in legno o una tenda in velluto. Non escludo totalmente il metallo per un effetto chic, ma limitato ai dettagli.

pavimento in marmo palladiana e graniglia come arredare

La difficoltà con un pavimento in graniglia o alla palladiana invece risiede nella variabilità del disegno, scomposto in tanti frammenti, spesso di colori diversi, che lo rendono complicato e di difficile gestione estetica. La scelta di arredi e complementi dovrà puntare quindi su materiali semplici, geometrie lineari e tonalità soft che richiamino sempre almeno una di quelle presenti in pavimentazione.

Meglio puntare su un arredo leggero e dai profili esili, dai colori desaturati e omogenei, anche se molto dipende dal colore della graniglia. Se si presenta dai toni più delicati e senza troppi contrasti, potresti azzardare anche l’abbinamento con una cucina colorata e vivace, ad esempio.

In generale, che si tratti di un pavimento in marmo, palladiana o graniglia l’errore che non devi mai fare con uno di questi pavimenti è di dimenticarti che lui sarà sempre protagonista: per questo motivo ogni scelta dovrà valorizzarlo e non cercare di nasconderlo, perché quella partita l’hai già persa in anticipo.

– Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Idea Ristruttura, impresa edile con più di 20 anni di esperienza che si occupa di ristrutturazioni e coordinamento cantieri a Torino e provincia. Spero sarai felice di sostenere i brand che supportano questo blog! –