Come saprai a Gennaio sono stata a Parigi e a Colonia. Passeggiando tra gli stand di Maison&Objet, individuando trend e best of mi sono imbattuta nell’azienda specializzata in design sostenibile ecoBirdy, che da alcuni anni realizza giocattoli in plastica riciclata.

Mi sono presa il tempo di fermarmi un po’ da loro per scoprire un approccio al design ecosostenibile con importanti risvolti sociali ed educativi.

Se li avessi conosciuti prima li avrei consigliati ad alcuni dei miei clienti, quando l’anno scorso ho progettato le camerette di Rachele, di Lele e di Viola.

Oggi ti racconto la loro storia.

La storia di EcoBirdy

design per bambini sostenibile giocattoli in plastica riciclata

ecoBirdy è una startup di Anversa che recupera giocattoli di plastica e realizza le proprie collezioni riciclandoli. I designer di questo gruppo hanno infatti realizzato una collezione di mobili per bambini utilizzando rifiuti di plastica completamente riciclabili. Una delle cose che rendono il processo originale e creativo è che non si tratta di plastica raccolta qua e là, ma recuperata attraverso i giocattoli. Esatto, giocattoli.

Descrivono le loro creazioni come “mobili di design unici per bambini, ogni pezzo è originale e realizzato al 100% di rifiuti di plastica riciclata.”

Mi hanno raccontato con entusiasmo di aver passato gli ultimi due anni studiando come riciclare in modo sostenibile i giocattoli e di averlo scoperto. Erano a Parigi per presentare in anteprima la loro collezione.

design per bambini sostenibile giocattoli in plastica riciclata

Giocattoli che diventano giocattoli (in plastica riciclata)

Osservando la collezione non è possibile individuare quale giocattolo fossero nella vita precedente, ma sottilmente la percezione di una dimensione che appartiene al passato emerge e porta con se la piacevole sensazione di un ricordo.

Ho pensato ai miei di giocattoli, in particolare ai lego. Oggi non so dove siano finiti ma immaginarli trasformati in arredi e giocattoli di plastica riciclata è dolce e piacevolmente malinconico.

Come avrai capito li ho adorati: ogni pezzo ha un nome, c’è Charlie la sedia, Luisa il tavolo, Kiwi il contenitore e Rhino la lampada. La scelta dell’animale non è casuale: Rhino per esempio illumina perché vuole fare luce sul rischio di estinzione del rinoceronte.

Accanto al design sostenibile ad avermi colpito sono soprattutto l’etica e il pensiero che guidano ecoBirdy.

Sapere che questi elementi d’arredo prima di essere sedie, tavolini, lampade e contenitori erano giocattoli che hanno accompagnato l’infanzia di qualcuno lo trovo romantico e contemporaneo.

Crea connessione, stimola la fantasia e comunica un ulteriore messaggio: approcciare sin da bambini al bello, abituarsi al design, fare esperienza di ciò che è appartenuto ad altri e che ora esiste di nuovo sotto una nuova forma sa di buono, di condivisione, di riciclo, di appartenenza, di trasformazione e rinnovo.

Con ecoBirdy il design assolve anche una funzione educativa, sfiorando queste sedie lo si percepisce chiaramente.

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