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Le persone che conosci prima su Facebook e poi di persona ti sorprendono sempre. Quando ho visto Paolo un mese fa a Torino mi sono resa conto che l’unica immagine che avevo di lui era quella di un bambino che gioca con ceramiche colorate, la sua immagine profilo.

Così, accanto a Andrea, amico comune, ho visto per la prima volta il Paolo Demo reale, un uomo grande, con gli occhi da bambino, che gioca con le sue ceramiche colorate.

Intervista a Paolo Demo: disegno e ceramica

Intervista a Paolo Demo

Chi è Paolo Demo?

Paolo Demo è un architetto? È un designer? È uno innamorato del suo lavoro? Sì, probabilmente sì. Sono un architetto: mi occupo di design e mi occupo di ceramica. O meglio, mi occupo di disegnare. Ciò che disegno dipende da tanti fattori.

Intervista a Paolo Demo: disegno e ceramica

La ceramica

Perché la ceramica?

Perché nasco in un ambiente in cui c’è tanta ceramica. Perché alla passione per il disegno unisco la passione per la forma. Credo che la ricerca sia il sale del mio lavoro. senza ricerca non c’è innovazione, senza ricerca non c’è pensiero e senza pensiero non c’è ricerca. La pratica negli studi di architettura mi ha portato a disegnare più cose. Oggi disegno le mie passioni ed è bellissimo: disegno ceramica e strumenti musicali.

Se dovessi fare una dichiarazione d’amore alla ceramica cosa diresti?

Direi semplicemente Ti amo. Io uso dire che la ceramica se non dà felicità non serve a nulla, perché la ceramica è quella cosa alla quale ti avvicini perché ti piace, perché ti chiama, perché ti attira. È quell’oggetto che vorresti vicino. È l’oggetto che luccica o ha un bel colore, che ha una forma rassicurante, che può stare in mano e che puoi posizionare dove vuoi. Il bello della ceramica è che è casa, è domus e quindi può col tempo diventare parte di te stesso e della tua storia.
[su_quote cite=”La ceramica, se non dà felicità, non serve a nulla”][/su_quote]

Intervista a Paolo Demo: disegno e ceramica

Il gioco

Qual è il legame tra gli oggetti che disegni e la tua infanzia?

C’è un forte legame. Nella mia infanzia ci sono le cose che ci sono state nell’infanzia di tanti quarantenni come me. Io gioco con le forme, con i segni, con tutto ciò che faccio; a volte ci gioco anche pesantemente, a volte mi prendo molto sul serio. Esattamente come fa un bambino che gioca. Sa che sta giocando, ma quando costruisce qualcosa che gli piace non lo disferebbe mai. Quando un bambino gioca fa le cose seriamente. Forse della mia infanzia mi piace pensare di aver conservato la possibilità di continuare a pensare a quello che sto facendo in un istante senza preoccuparmi di quello che verrà dopo.

Descrivi pull-lover a una persona che non può vederlo.

Chiudi gli occhi e immagina un camioncino giallo, blu e rosso fatto con i mattoncini. Immagina il gioco dei tuoi sogni però fatto con forme molto semplici. Immagina di prendere i lego, di fonderli insieme e di fare una macchinetta: qualcosa che viaggi ma che stia anche in braccio. Questo è pull-lover.

Intervista a Paolo Demo: disegno e ceramica

Demo Ceramics

Da dove deriva la necessità di Demo Ceramics di unire forme, colori, parole e fotografie.

In realtà non è stata una necessità. È stata la voglia di non fare un catalogo fotografico tradizionale.
Tutto è nato dopo aver conosciuto due artisti fotografi di Padova, i Marcandré. Andrea Rinaldi e Marco Pilotto lavorano con la fotografia analogica. Dopo averli conosciuti mi è venuta voglia di far raccontare una loro storia con i miei pezzi.

Io sono partito da lontano: sono partito dalla mia infanzia, da cose che avevo voglia di disegnare. Sono partito dai miei temi e volevo che loro creassero un loro progetto con la mia ceramica. Poi la stessa voglia mi è venuta con Andrea Calatroni che lavora con me da tempo e che apprezzo come scrittore. A lui ho mandato le foto dei Marcandrea e ho detto: se ti piace scrivi qualcosa. Andrea in una notte ha creato un mondo, e me l’ha donato, me l’ha riportato con i suoi occhi, e così è stata poi l’unione delle tre cose. Il risultato è un lavoro complesso, una matriosca: dentro ci sono io, fuori c’è il lavoro dei Marcandrea e poi per ultima, la matriosca che chiude tutto sono le composizioni di Andrea, le Congiunzioni.

Ultima cosa. Dovresti compilare la pagina di questo quaderno per me.

Intervista a Paolo Demo CeramicsIntervista a Paolo Demo: disegno e ceramicaIntervista a Paolo Demo: disegno e ceramicaIntervista a Paolo Demo: disegno e ceramica

L’intervista a Paolo Demo è il secondo episodio di una serie di interviste che mi piace fare. Il primo episodio è Ale Giorgini.

Qui potete trovare tutte le mie INTERVISTE:

ALE GIORGINI

LETIZIA IANNACCONE

RON GILAD

ALBERTO GHIRARDELLO

MENEGHELLO PAOLELLI ASSOCIATI

ANDREA ANTONI