Musae è una mostra d’illustrazione e racconta il coraggio. Quello di cinque artiste che piano e silenziosamente lavorano da tempo per aprire sempre più il mondo dell’illustrazione e del fumetto all’universo femminile. Con Musae, Caracol Art Gallery si è impegnata a rendere visibile il loro sforzo e dimostrare che la diversità di carattere di ciascuna è fonte di ricchezza. Ognuna di loro sta, infatti, lavorando su un fronte diverso per diffondere la propria sensibilità in modi differenti.

Quindi ancora una volta l’illustrazione si fa testimonianza di un coraggioso e tenace universo che dimostra la sua vera essenza in occasioni come questa.

Chiara Fucà

Fortemente influenzata dai paesaggi e dalle atmosfere nordiche, le illustrazioni di Chiara sono la delicatezza e la sensibilità. Acquerelli dal sapore fiabesco che sembrano urlarci che “Quiet is the new loud”, ce lo dicono i colori che, discreti, si limitano a non lasciare da soli spazi di fogli contornati da linee semplici ed essenziali. Ce lo dicono In Blue e Blue ’66, i cui piccoli personaggi rimangono silenziosamente sospesi in un universo indaco.

(Se ti piacciono le illustrazini di Chiara Fucà, potrebbe interessarti anche l’intervista che ho fatto a Malva)

Chiara Fucà mostra d'illustrazione Torino

Camilla Falsini

Camilla è di Roma e forse non è così difficile scorgerci un po’ dello spirito della città nei suoi lavori. C’è energia, c’è quella potenza espressiva che forse appartengono proprio a Roma e alla sua monumentale presenza. Ma si scorgono anche geometrie e simmetrie, le stesse che ci si aspetterebbe di ritrovare in una città del nord col mare e le vie ortogonalmente ordinate. In tutto questo, Camilla riesce a comunicare con l’immediatezza con cui ci si rivolge ai bambini. C’è qualcosa di familiare ed estremamente rassicurante nei suoi lavori; che sia la sua capacità di toccare la nostra parte più infantile, che credevamo di avere perduto? Never Grow Up.

Camilla Falsini mostra d'illustrazione Torino

 

Lorena Canottiere

Lorena ha da sempre prediletto il fumetto; infatti è solo da poco che l’illustrazione è diventata per lei vera e propria ricerca artistica. con Verdad, graphic novel, queste due nozioni si sono affiancate e intersecate, a formare un lavoro di intensità e immediatezza esemplari. È la storia di una bambina di otto anni che vive con la propria nonna in un piccolo paese spagnolo. Sua madre l’abbandona in fasce per inseguire il sogno di vivere a “Monte Verità”, una comune anarchica stanziatasi nel Canton Vicino, dalla quale deriva il nome della protagonista, Verdad.

Lorena Canottiere mostra d'illustrazione Torino

 

Laura Savina

Descriverei Laura come l’espressione della leggera vitalità sottesa alla Natura e alla terra. I suoi lavori mettono in gioco una percezione della realtà del tutto ingenua e scevra di categorie predefinite. Quelli esposti da Caracol, in particolare, sono stati realizzati per R o b i d a, associazione e rivista culturale, con la quale Laura ha anche realizzato lo splendido progetto di Selvatiche (davvero è splendido). Insomma, quel bianco, quel rosa e quella speciale linearità, trasmettono un’autentica naïveté che augurerei a chiunque di adottare nel guardare le cose.

 Laura Savina mostra d'illlustrazione Torino

Elisa Vendramin

I lavori di Elisa sono come delle riprese satellitari, ampi spazi bianchi intervallati da pattern e collage come se fossero montagne o laghi. Ma quello che stupisce di Elisa è la sua estrema versatilità, nell’uso di tecniche e materiali tra loro agli antipodi; si percepiscono la materialità della pietra, la consistenza della carta, la morbidezza della pelle e il carattere tutto astratto delle texture. La selezione di Caracol comprende alcuni paesaggi decontestualizzati dai pattern geometrici e colorati, ma consiglio di dare un’occhiata anche al progetto Islandic Sketchbook. Ha il raro potere di offrire un ritratto dell’Islanda estremamente nitido, anche per chi, come me, non l’ha mai vista.

Elisa Vendramin mostra d'illlustrazione Torino