Un mese fa sono stata a Cerreto Guidi (FI) a visitare un’azienda che conosco da anni: antoniolupi.

Dopo aver visitato lo showroom milanese, vari stand tra Salone del Mobile e IMM Colonia, forse la visita a Cerreto Guidi era davvero il tassello che mi mancava per comprendere a fondo quest’azienda che da anni traccia le linee del bathroom design e non solo.

antoniolupi showroom toscana

3.300 metri quadrati di spazio espositivo in stile antoniolupi, tra colori desaturati e dettagli misurati, hanno accolto Davide e me e ci hanno lasciato completamente a bocca aperta. A proposito di Davide, brevissima incursione di vita familiare. Lui ha conosciuto e fotografato lo showroom antoniolupi a Milano e in giro per varie fiere in Europa. Se gli chiedo di raccontarmi cosa vede nell’azienda, lui risponde:

leggo ispirazioni che appartengono ad altri tempi e mondi, presi in prestito dalla musica, dal cinema e dalla fotografia. Fotografarli è una meraviglia, voglio questo, quello e questo, ma mi sa che non possiamo permettercelo vero?

Dopo questa visita, ho un risposta chiara per lui. Proverò a dargliela in questo articolo…

Già all’esterno lo spazio antoniolupi, che per la sua funzione potremmo chiamare fabbrica, ha più l’aria di un museo; animato dal verde delle piante e da una frase, che mi è rimasta impressa nella mente:

il criterio della verità è la bellezza

antoniolupi showroom toscana

Lo showroom aziendale

Entrando in showroom, la prima cosa che ci troviamo di fronte è una grande vasca, o forse meglio dire una fontana, che mette in mostra i giochi d’acqua e di luce della gamma dei soffioni antoniolupi.

Da subito è chiaro il rapporto di antoniolupi con l’acqua, con le luci e i riflessi.

Lungo il percorso sono infiniti gli spunti stilistici e progettuali e ogni oggetto dialoga con gli altri in un gioco di sguardi e di specchi.

Sono due le aree principali dello showroom: la prima, più tradizionale, mostra ogni collezione ambientata in set curati fino all’ultimo dettaglio, dall’illuminazione fino agli asciugamani di lino; mentre la seconda area è quella che più mi ha colpito.

antoniolupi showroom toscana

Oltrepassando questa porta invisibile si accede infatti a quella che sembra un’ala di una fabbrica dismessa, con un pavimento in battuto di cemento rovinato e tubi a vista, in cui ogni oggetto antoniolupi è posizionato come un’opera d’arte in un museo.

Un’area per i progettisti dove l’oggetto non dialoga con nulla se non con sé stesso, ed è l’osservatore a dover/poter creare infiniti mondi possibili.

antoniolupi showroom toscana

antoniolupi | qualità e coerenza

Ciò che mi colpisce – o forse ciò che mi ha sempre colpito di antoniolupi – è l’estrema coerenza che si può osservare tra ogni elemento, ogni collezione, ogni scelta stilistica.

Lo stile è chiaro in ogni set e in ogni spazio: è uno stile senza tempo, delicato e attento.

antoniolupi showroom toscana

La percezione è che si possano mixare tutti gli elementi continuamente per trovare infinite combinazioni possibili, ognuna con una sua fortissima dignità estetica.

Durante questa visita ho scoperto una cosa in più: mixando questi elementi le combinazioni possibili avranno anche fasce di prezzo molto variabili.

Andrea Lupi ci ha parlato a lungo di questo tema: l’opinione comune vuole i prodotti antoniolupi inaccessibili dal punto di vista del prezzo.

Ovviamente, è vero che la vasca Reflex in cristalmood, unica nel suo genere, è posizionabile in una fascia di mercato molto vicina a quella del lusso, così come il lavabo Introverso di Paolo Ulian, più simile a un’opera d’arte che a un oggetto di design.

antoniolupi showroom toscana

Nonostante questo, l’infinita variabilità dei prodotti antoniolupi permette al catalogo di essere estremamente vario anche dal punto di vista della fascia di prezzo: i mobili entrylevel di antoniolupi non sono sicuramente sul mercato a un prezzo paragonabile a quello dei grandi magazzini, ma sono assolutamente interessanti rispetto a prodotti di pari livello realizzativo. Hai capito Davide? 

La visita in azienda

Oltre allo showroom, ho avuto la fortuna di poter visitare l’azienda, dove tutti i mobili bagno vengono prodotti e assemblati, uno ad uno, con un livello altissimo di custom made.

antoniolupi showroom toscana

andrea lupi e il flumood

Infine, ospiti nell’azienda antoniolupi, abbiamo osservato con attenzione i materiali. Tutti i mobili bagno, dalla fascia base fino a quella più alta, sono realizzati in mdf. Mentre per quanto riguarda lavabi, vasche e top, i materiali più interessanti sono sicuramente flumood e cristalmood, brevetti dell’azienda: in foto, Andrea Lupi, art director di antoniolupi, sta letteralmente dando fuoco a un pannello in flumood, con tanto di smalto, acetone e pennarello indelebile, per mostrarci come reagisce il materiale (spoiler: non succede niente, neanche un alone).

Insomma, questa visita mi ha davvero colpito su moltissimi fronti, quindi per ora vi lascio con alcune fotografie dello showroom scattate da Davide. Che nel frattempo ha iniziato a sfogliare il catalogo.

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