Quando abbiamo iniziato a progettare la cameretta di Giovanni, ho iniziato a vagare su Pinterest scrivendo cameretta bimbo in cerca di ispirazioni sempre diverse, angolo dopo angolo, parete dopo parete. È parte di ogni processo creativo, farlo per mio figlio ha tutto un altro sapore.
Esattamente come il cliente peggiore del mondo, cambiavo continuamente idea e cercavo ispirazioni di dettaglio e non di progetto!
A un certo punto mi sono resa conto di cosa stavo facendo e ho tirato fuori la me progettista.
Sono ripartita dal foglio bianco, anzi, siccome in realtà in progettazione d’interni il foglio bianco non esiste, sono partita dallo stato di fatto e dalle nostre necessità.
Lo stato di fatto
La cameretta è piuttosto particolare:
- una parete è completamente vetrata
- la zona grigia è un sottoscala piuttosto ampio
- le pareti libere sono poche, anzi in realtà è soltanto una
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Le necessità
Ecco le nostre necessità, che ho davvero scritto su un blocknotes insieme a Davide, a un certo punto.
- Zona lettino (Giovanni ha dormito con noi i primi mesi, ma la nostra camera è al primo piano quindi volevamo un lettino al piano terra per le nanne pomeridiane)
- Fasciatoio (indispensabile per i primi mesi, ma azzarderei a dire anche per il primo anno)
- Zona gioco (ovviamente)
- Divano-letto (i nonni sono a 150 km, quindi, quando vengono per dare man forte stanno qualche giorno: volevamo che avessero uno spazio tutto per loro per non farli dormire in salotto; poi alla fine, dopo 10 mesi, dormono ancora in salotto perché non sappiamo scegliere il divano per la zona giorno)
- Il buio (la nostra casa non ha le tapparelle, quindi per avere buio ci servono tende supercoprenti)
- Spazio contenitore (io e Davide siamo piuttosto minimali, odiamo accumulare: per questo per le cose di Giovanni abbiamo deciso che ci sarebbe bastato il fasciatoio + un armadietto a due ante , e per il momento questi spazi ci bastano davvero)
A livello di stile volevamo una cameretta:
- genderfree
- leggera, ma vivace
- naturale
- pop, ma anche rilassante
Ecco la moodboard:
Il progetto
Dopo aver vagliato diverse alternative questa ci è sembrata la soluzione migliore, con il lettino nel sottoscala che crea una sorta di nido/nascondiglio/cuccia, e il fasciatoio vicino al termosifone, comodissimo.
Per quanto riguarda il divano, come accennato, abbiamo comprato un buon divano letto per il salotto che doveva essere trasferito in cameretta, ma di fatto è ancora in salotto e per ora va bene così.
La zona gioco
La zona gioco in questo modo risulta più grande e più comoda e, quando decideremo, ospiterà il divano.
Per quanto riguarda la parete colorata, quella che sembra una carta da parati è in realtà un murales che abbiamo realizzato noi con l’aiuto di due amici. Volevamo avere un ruolo attivo nella realizzazione della cameretta, e ci è sembrato un bel regalo di nascita fatto con le nostre mani. Per realizzare il murales abbiamo utilizzato la pittura Emulsion Matt di Wilson&Morris, una pittura a base acqua con finitura opaca. Dal punto di vista pratico, abbiamo creato il file, proiettato il disegno a parete, tracciato le forme con la matita e poi colorato elemento dopo elemento.
La zona gioco è delimitata dal tappeto lavabile Lorena Canal Rugs, di cui avevo parlato in QUESTO POST.
Nel post, datato febbraio 2019, avevo scritto questo: Non avendo io bambini in previsione, ho scelto il tappeto perfetto per me, che non poteva che essere in black and white.
E alla fine questo tappeto è perfetto anche per la cameretta di Giovanni, insieme al tappeto gioco rotondo, alla palestrina e alla culla in vimini, tutti accessori del catalogo Family Nation.
A proposito di Family Nation, da quando Giovanni è nato tengo una specie di lista dei desideri sempre aggiornata su Family Nation, con le cose che vorrei e le cose di cui abbiamo bisogno. È superutile per confrontarmi con Davide e con i nonni, ma può essere utile anche nel caso di liste nascita o feste!
La zona fasciatoio
La zona fasciatoio è quella su cui abbiamo ragionato maggiormente in termini di praticità: io e Davide non siamo accumulatori, scegliamo le cose con cura e facciamo entrare in casa soltanto quelle che ci servono, o che ci piacciono.
Un fasciatoio con tre cassetti + un piccolo armadio a due ante ci bastano per tutto ciò di cui Giovanni ha bisogno.
Dal punto di vista del design, abbiamo scelto un armadio in ferro colorato, ispirato agli armadietti da spogliatoio, mentre per quanto riguarda il fasciatoio, abbiamo scelto un mobile fasciatoio di ChildHome, sempre dal catalogo di Family Nation.
Come racconto nel post di cui vi ho detto prima, inizialmente avevamo pensato di restaurare una vecchia credenza vintage per farla diventare un fasciatoio, ma fortunatamente abbiamo scelto questo:
- è sicuro
- tutto è all’altezza giusta, e quindi ergonomico
- è comodo da usare
- i cassetti si aprono facilmente e hanno la chiusura rallentata
Tutte caratteristiche che in altri frangenti non trovo così importanti, ma per la cura e la sicurezza di un figlio sono fondamentali.
Sopra il fasciatoio abbiamo creato questo carillon fai da te con tre pupazzetti DonebyDeer (sempre Family Nation, che ve lo dico a fare) che ci aiutano a tenere Giovanni impegnato durante il cambio.
Come potete notare, il fasciatoio non è appoggiato alla parete, ma è addossato alla parete vetrata.
Le tende della cameretta
Un altro elemento importante della stanza di Giovanni è proprio questa parete: non avendo le tapparelle, né le persiane, avevamo esigenze funzionali ben precise per quanto riguarda le tende:
- schermare la vista esterno-interno senza schermare la luce
- schermare completamente la luce
Ci siamo rivolti a l’Opificio e abbiamo scelto due tessuti completamente diversi:
- tela di lino bollito per le tende leggere
- velluto di cotone verde foresta per le tende pesanti
Tra l’altro, qualche anno fa ho intervistato Barbara, designer de l’Opificio: puoi leggere qui LA SUA INTERVISTA!
Per quanto riguarda i supporti, su consiglio di Barbara, abbiamo scelto i binari a soffitto di Mottura, ottimi per spostare le tende con facilità (siccome immaginavamo, a ragione, di dover creare buio/luce più volte al giorno per i numerosi pisolini e cambi di Giovanni).
Vuoi saperne di più sui tessuti? Iscriviti alla NEWSLETTER e scarica il TESSUTARIO che io e Cecilia abbiamo scritto in collaborazione con l’Opificio!
La zona lettino
Ultima ma non per importanza: la zona lettino.
Abbiamo deciso di dipingere tutto il sottoscala di un verde scuro molto morbido, in modo da accentuare l’effetto cuccia (o, per dirla alla pinterest maniera, l’effetto cocoon, che fa molto più figo).
Il lettino è un prestito di un’amica, con accessori di DonebyDeer, anche loro Family Nation, e una giostrina che mi è stata regalata da una cliente, e che Giovanni adora ancora oggi.
Sopra il lettino abbiamo scelto una lampada interamente fatta a mano in Polonia: è il riccio di Little Lights, è bellissimo e ha un telecomando per regolare intensità della luce e tempi di accensione.
Molto molto comodo!
L’illuminazione della cameretta
A proposito di luce, anche l’illuminazione diffusa della stanza è stata creata con le nostre mani.
Ci siamo ispirati a una delle nostre lampade preferite di Creative-Cables e l’abbiamo modificata un pochino.
Abbiamo così realizzato due lampade custom con un pannello decorativo di forma organica di spessore 4 mm che abbiamo colorato con i colori di Wilson&Morris.
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Se ti piacciono le lampade di creative cables, puoi usare il codice unprogetto per avere il 15% di sconto.
Direi che ho finito il racconto! Cosa ne pensi di questa cameretta?
— Questa cameretta è stata realizzata in collaborazione con 5 aziende che conosco e che consiglio spassionatamente. Spero sarai felice di sostenere i brand che supportano questo blog! —
Grazie a:
[…] sentivamo così tanto la necessità di proteggerci e proteggere la nostra casa. Da quando c’è Giovanni, ammetto che il pensiero è diventato più ricorrente. Sentirsi al sicuro in casa propria è […]