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“Tenete uno sketchbook, raccogliete quello che vedete, quello che vi colpisce. Non l’obelisco o la cattedrale, ma il nonnino che mangia il gelato. Lo sketchbook serve allenarsi a guardare le cose; sì, ecco, questo è il mio augurio, di imparare a guardare le cose. Guardate le cose”.
Sono le parole di Ilaria Urbinati (se ancora non si fosse capito, la mia fonte di ispirazione). Era l’ultima lezione del corso di acquerello prima dell’estate e ce n’eravamo andati con un compito: tenere uno sketchbook delle vacanze per imparare a guardare le cose.
Non è necessario saper disegnare per tenere un quaderno d’appunti, uno sketchbook appunto, basta impegnarsi a osservare. Dai un’occhiata a questi progetti che ho raccolto, potrebbero servirti da spunto!
Elisa Vendramin | Iceland 2011 – 2013
Di Elisa avevo già parlato in occasione di Musae, di Caracol Art Gallery. È un’ artista che ammiro molto e questo progetto non fa altro che confermare la mia meraviglia. Lo sketchbook dell’Islanda è iniziato nel 2011, mentre Elisa stava viaggiando su e giù per l’isola; ha raccolto al suo interno sia fotografie che stampe, disegni e testi e alcuni di questi materiali sono stati ripiegati a creare forme diverse, che ricordano ora rocce ora animali.
Daniel Spacek | Sweden sketchbook
Benché si definisca proveniente dal pianeta terra, Daniel è un illustratore ceco, vive a Praga, ma ultimamente ha passato parecchio tempo a Gothenburg, in Svezia. Ed è qui che ha realizzato il suo sketchbook, rigorosamente ad acquerello sui fogli di una Moleskine. Blu e giallo sembrano essere gli unici colori presenti nella sua realtà, fatta da gesti quotidiani inseriti in ampi paesaggi. La Svezia sembra qui entrare a far parte di un fumetto stilizzato.
Sara Menetti | Lisboa
Ho scoperto Sara all’Insolito Festival di Bra (CN) ; c’era uno stand dedicato all’illustrazione, in cui ho trovato lo splendido lavoro di Sara, Lisboa. Un diario illustrato di un viaggio a Lisbona del 2015, mappe, curiosità della città e aneddoti. Sara ha la capacità di rendere in fumetto attimi di vita, senza risparmiarsi tocchi di ironia qua e là! Insomma una coloratissima Lisbona prende vita sulle pagine del suo carnet de voyage, tanto da far venire voglia di farci un viaggio.
(Data un’occhiata al collettivo bolognese Mammaiuto di cui fa parte anche Sara).
Beril Ates | Beril’s Travel Journal
Beril è un’artista e graphic designer turca. La sua passione per i diari di viaggio sussiste da sempre e questa volta a voluto raccontare il suo viaggio dall’Iran e attraverso alcune regioni della Turchia. Acquerelli, biglietti, fotografie… Tutto contribuisce a arricchire i suoi racconti dal sapore di Medio Oriente e esotismo. Questo, tuttavia, non è l’unico sketchbook presente tra i suoi lavori, il suo amore per il viaggio infatti la porta a realizzarne uno ogni volta.
(Ah, sono scritti in lingua turca ;).
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