Antonio Facco (1991) è il più giovane tra i designer selezionati per il Talent Design Awards. Il suo lavoro va dal design di prodotto a quello per interni, fino a comprendere grafica, fotografia e allestimento. Nel 2013 si è laureato all’Istituto Europeo di Design a Milano, e in questa occasione è stato notato da Giulio Cappellini. Da quel momento tra i due è cominciata un’importante collaborazione che li ha portati a realizzare insieme esposizioni, negozi, lavori di comunicazione e, per la prima volta nel 2017, un’intera collezione.

Intervista a Antonio Facco Rising Talent Award

Antonio mi ha raccontato la sua storia come fosse una favola, e mi ha descritto i suoi prodotti toccandoli, per mostrarmi l’importanza dell’interazione con gli oggetti.

L’intervista a Antonio Facco

Se ti dico design italiano, qual è la prima immagine che ti viene in mente.

Se penso al design italiano, penso a Vico Magistretti, uno dei più grandi maestri che l’Italia abbia avuto. Credo sia perché il mio ultimo prodotto è Mondo, che è evidentemente ispirato a Eclisse.

Qual è la differenza tra arte e design?

C’è differenza, però la differenza più razionale è che il design ha un mercato con delle regole che sono legate all’industria e quindi ci sono processi produttivi che impongono dei limiti, mentre nell’arte il limite teoricamente è l’artista con le sue scelte.

Come definiresti il tuo lavoro?

Non mi piace la parola stile. Io parlo tanto di dimensione umana. Per me il design deve essere fatto per aiutare le persone a ottenere una propria libertà. Oggi credo che le persone usino le persone e amino gli oggetti, mentre dovrebbe essere il contrario e gli oggetti dovrebbero aiutarci a stare meglio e fare esperienza e vivere il presente con le persone per comprendere al meglio chi siamo e qual è la nostra integrità.

Qual è l’oggetto di casa tua a cui sei più affezionato?

Bella domanda…Nonostante io faccia il designer, tendo a trattare male le mie cose. Forse sceglierei un Buddha, una statua di Buddha, non perché io sia buddista, ma mi interessano quelle discipline.

Se potessi rinascere in un’altra epoca, quale sceglieresti?

Mi piacerebbe vedere come vivevano i romani, però vorrei poter scegliere a quale livello della scala sociale poter nascere. Dai, diciamo durante l’impero di Giulio Cesare.

Intervista a Antonio Facco Rising Talent Award

Intervista a Antonio Facco Rising Talent Award

Intervista a Antonio Facco Rising Talent Award

Intervista a Antonio Facco Rising Talent Award

Gli altri vincitori del Rising Talent Award:

FEDERICA BIASI

MARCO LAVIT NICORA

KENSAKU OSHIRO

FEDERICO PERI

GUGLIELMO POLETTI

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fotografie di Davide Buscaglia